Finalmente De Luca, la Yamamay è rigenerata
Contro Perugia un convincente 3-0 che porta le bustocche a soli 2 punti da Urbino. Gran partita della schiacciatrice, anche Turlea e Crisanti in evidenza
Era dal 1° novembre scorso che non si vedeva un 3-0 al PalaYamamay in campionato; più o meno dallo stesso tempo mancava all’appello una squadra così concreta, reattiva e solida in tutti i fondamentali. L’impresa di Schwerin fa un bel regalo in termini di fiducia alla Yamamay, che regola in tre set la Despar Perugia e compie un passo importantissimo verso l’obiettivo del quinto posto, vista la contemporanea sconfitta di Urbino contro Bergamo. Certo, le perugine danno tutto l’aiuto possibile, ma in casa biancorossa funziona praticamente tutto: strepitosa De Luca, irriconoscibile rispetto alle prestazioni opache di poche settimane orsono e meritatamente eletta MVP (17 punti con il 68% in attacco e il 71% in ricezione). Benissimo anche Turlea e Crisanti, mentre Havelkova, meno precisa in attacco, dà però un apporto decisivo al servizio.
LA PARTITA – Squadre in campo, come in tutta la serie A1, con la maglia celebrativa della giornata delle malattie rare (Rare Disease Day). La Despar sceglie Quaranta e Vasileva, fuori in avvio Lehtonen e Angeloni. Busto in formazione tipo, non manca una frecciata sulla polemica del giorno: "Giù le mani dal PalaYamamay, Futura siamo con te" recita lo striscione dei tifosi.
Equilibrio in avvio di gara: Perugia prova a staccarsi sul 2-4 con Vasileva ma la Yamamay risponde con un parziale di 4-0 sul turno di battuta di Campanari. Perugia fatica in ricezione e De Luca prima sorprende Vasileva con un ace, poi spiana la strada all’attacco vincente di Havelkova per il 12-7. Zetova però diventa protagonista e trascina le sue alla rimonta con due attacchi (13-12), poi firma il pareggio a muro (14-14). Anche il secondo tentativo di fuga guidato da Crisanti, sul 20-17, viene subito rintuzzato dall’ace di Pincerato e dal muro di Leggeri su Havelkova (20% in attacco nel set su 15 palloni). Poi però Quaranta sbaglia la battuta, Turlea mette giù la parallela del 23-21 e un altro errore perugino regala tre set point. Zetova annulla il primo, Havelkova sfrutta il secondo su una gran palla di Fernandinha: 25-22. La Yamamay inizia benissimo anche il secondo set: un muro e un attacco della ritrovata De Luca costringono Sbano a chiamare time out già sul 3-0. Crisanti e Havelkova confezionano l’8-2, la Despar prova a gettare nella mischia Weiss e Angeloni ma Turlea non fa sconti ed è 10-4. Una fase di gioco piuttosto confusa consente a Perugia di tornare in partita con Zetova (11-9) ma la pipe di Havelkova e il muro di Fernandinha valgono il 16-12. Due splendidi attacchi di Turlea (67% nel set) fanno volare la Yamamay sul 19-14, poi le biancorosse gestiscono con De Luca e Crisanti (23-17, 24-19) e vanno a chiudere con l’errore di Lehtonen sul 25-21.
IL TERZO SET – Reazione di gran carattere di Perugia: 1-3 (muro di Zetova su Turlea) e 5-8. La solita De Luca con due attacchi consecutivi riavvicina le biancorosse, poi l’errore di Angeloni (inizialmente chiamato un tocco inesistente) vale l’11-11 e Havelkova firma il sorpasso con un ace. La Yamamay continua a giocare bene, con De Luca e Turlea sugli scudi, e piazza un altro break di 3-0 che la porta al 16-13. Sbano mischia ancora le carte (stranamente fuori Zetova) ma non basta: Havelkova incide al momento giusto, con due attacchi per il 20-16. Non chiude però Busto e allora Vasileva, agevolata da qualche errore di troppo delle padrone di casa, riporta sotto le umbre: 21-20. Ma De Luca è sempre in grande spolvero (22-20, 23-21) ed è ancora lei a chiudere l’incontro: si procura due match point con una splendida parallela, poi va in battuta e mette in crisi la ricezione di Lehtonen agevolando il 25-22 di Havelkova.
LE INTERVISTE – Raggiante Barbara De Luca al termine di quella che forse è la sua migliore prestazione stagionale: "A vederla da fuori è stata proprio una bella partita. L’atteggiamento? Io credo che sia sempre stato quello giusto, solo che a volte le cose riescono, altre meno. Noi ce l’abbiamo sempre messa tutta in tutte le situazioni". Mariela Codaro "corregge" un po’ la sua giocatrice: "Capisco il punto di vista di Barbara – dice la seconda di Parisi – ma il punto è che l’atteggiamento giusto viene fuori quando l’avversario ti mette in difficoltà. È lì, nel primo e nel terzo set, che si è vista la differenza. Prima delle ultime due gare – continua la Codaro – ci siamo guardate negli occhi e ci siamo dette: le prossime sono due finali. E ce lo siamo ripetute prima di Perugia. Le ragazze sono in un buon momento, le cose funzionano: anche a muro, malgrado i pochi punti, abbiamo toccato tanto, il che ci ha permesso di rigiocare molti palloni. Ecco, diciamo che abbiamo fatto bene le cose più difficili ma sbagliato quelle più semplici…". Botta e risposta anche tra Antonina Zetova e il suo allenatore: "È difficile trovare il giusto assetto – dice la bulgara – quando c’è tutta questa alternanza nel sestetto". Ribatte Emanuele Sbano: "Quando vai male e sai di avere alternative in panchina, come fai a non provare un cambio? L’ingresso di Quaranta nel terzo set, in particolare, era obbligato per avere un’italiana in campo. Noi siamo in difficoltà in particolare in attacco, Busto ha difeso tantissimo, è stata precisa in attacco e anche quando sembrava che stessimo recuperando ha piazzato un filotto in battuta con Havelkova: complimenti a loro".
Yamamay Busto Arsizio-Despar Perugia 3-0 (25-22, 25-21, 25-22)
Busto: Zingaro ne, Fernandinha 1, Valeriano, Kim ne, Turlea 17, Kovacova, Decordi ne, Campanari 6, Borri (L), Crisanti 11, De Luca 17, Havelkova 11. All. Parisi.
Perugia: Lehtonen 2, Quaranta 4, Leggeri 3, Zetova 18, Weiss 2, Dushkyevich 9, Casillo ne, Arcangeli (L), Pincerato 1, Angeloni 6, Vasileva 5, Medaglioni (L) ne. All. Sbano.
Arbitri: Andrea Puecher e Giulio Astengo.
Spettatori: 3.128.
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