Prorogata di due mesi la mostra al Pirelli
Grande successo per l'esposizione "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco"
La mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco", ospitata al Palazzo Pirelli
nell’ambito dell’iniziativa "La Regione dà luce all’arte" resterà aperta fino al 25 aprile prossimo e quindi non chiuderà domenica 28 febbraio come inizialmente previsto.
"Abbiamo deciso di prorogare di due mesi le visite alla mostra – spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni – per soddisfare le numerose richieste che ci sono arrivate da
più parti. Questa nostra iniziativa ha avuto un grande successo; sono infatti moltissime le persone che hanno accolto l’invito a godere i capolavori artistici che stiamo ospitando al Palazzo
Pirelli".
Dall’apertura sono state infatti oltre 8.500 le persone che hanno visitato la rassegna dedicata al Rinascimento e al Barocco – 22 capolavori provenienti dal patrimonio degli ospedali
lombardi (Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra’ Galgario tra gli altri) – e l’Artbox, lo spazio esclusivo allestito nell’atrio del Pirelli, che mette il visitatore a tu per tu con l’opera d’arte e che resterà aperto fino al 25 aprile come la
mostra.
Fino al 21 marzo nell’Artbox è visibile "Il Ritratto di Giulio Romano" di Tiziano Vecellio. Sono già stati ospitati "Il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe" di Francesco Hayez (dal 3 dicembre al 10 gennaio) e il "San Benedetto" di Antonello da Messina (dal 14 gennaio al 14
febbraio). L’ultimo appuntamento sarà con il "Ritratto di Carlo Carvaglio" di Mario Sironi (dal 25 marzo al 25 aprile).
"Con questa iniziativa – prosegue Formigoni – abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti un patrimonio di bellezza e di arte di altissima qualità, recuperando i capolavori, spesso poco conosciuti, degli ospedali lombardi. I cittadini hanno dimostrato di condividere e apprezzare il nostro lavoro
indirizzato a recuperare e rendere fruibile questa ricchezza, anche in forme nuove". Si tratta di un patrimonio che conta oltre 20.000 oggetti, di cui 8.000 dipinti, oltre ad archivi, biblioteche e altri importanti manufatti.
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