Scuola in difficoltà: settimana di mobilitazione generale
Anche a Varese venerdì 12 marzo, in concomitanza con lo sciopero generale, la Cgil sarà in piazza del Garibaldino per protestare contro i tagli

Anche a Varese, venerdì prossimo ci sarà un presidio dalla 9.30 in piazza del Garibaldino organizzato dalla Flc– Cgil, un momento di contestazioni dove convergeranno lavoratori della scuola e dell’università per sottolineare il momento particolarmente difficile che attraversa il paese. Sarà presente il segretario regionale della Cgil Stefano Landini. Tre i temi centrali: la stabilizzazione, la qualificazione della scuola pubblica contro l’attuazione forzata dei regolamenti alle superiori, lo stop ai tagli di almeno 200.000 posti di lavoro.
Sul fronte dell’istruzione, i temi caldi sono molteplici: dal riordino del ciclo superiore, non ancora del tutto definito, ai tagli al personale, all’impoverimento dell’offerta formativa, alla condizione finanziaria di moltissimi istituti vicini al collasso: «Avevamo chiesto al Ministro Gelmini di rinviare di un anno la riforma, per avere meglio chiaro cosa ci si debba aspettare. Invece niente. C’è necessità di tagliare 8 miliardi di euro per cui non sono ammessi rinvii. A settembre, però, sarà un grande caos». A parlare è Raimondo Parisi, segretario provinciale della Flc-Cgil che animerà a Varese la mobilitazione di carattere nazionale: « Anche nella nostra provincia la situazione è drammatica. Entrerà a regime il piano di razionalizzazione del ciclo primario con un aumento del 10% degli alunni per classe. Si taglieranno cattedre perché gli istituti tecnici diminuiranno il monte ore settimanale passando da 36 a 32 ore. Ci saranno nuovi quadri orari che ancora oggi non sono stati definiti mettendo in difficoltà insegnanti che potrebbero chiedere il trasferimento. Le famiglie, chiamate ad iscrivere i propri figli alle superiori, non hanno ancora ben capito che tipo di formazione troveranno. Per non parlare della situazione economica degli istituti: manca un miliardo in tutt’italia per le supplenze e così i presidi preferiscono dividere gli alunni e smistarli nelle altre classi creando grossi rischi per la sicurezza».
Un quadro decisamente preoccupante a cui, però, la Cisl spera ancora di ribaltare con un confronto diretto: «Noi non partecipiamo alla mobilitazione di piazza – spiega il segretario provinciale Sabino Famiglietti – Non per questo, però, siamo tranquilli. Secondo i nostri calcoli, dal prossimo anno a Varese si conteranno 500 cattedre in meno alle superiori e a pagare saranno i precari. Questo è il frutto della volontà di far cassa immediatamente risparmiando il più possibile: sarebbe stato accettabile e anche auspicabile una revisione degli ordinamenti a partire dal primo anno perché erano diventati troppi. Ma la revisione interesserà tutte le classi sino alla quarta: cambiare un’offerta formativa in corso non è giusto per chi si trova già nella scuola . Ci attende un inizio d’anno davvero problematico. Per non parlare, poi, della situazione finanziaria: ormai si ricorre al contributo delle famiglie, ma anche le famiglie sono in difficoltà e di soldi da "regalare" alla scuola non ne hanno molti. Se non si trova un sistema per un avvio graduale, a settembre il sistema rischia di sconquassare».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
Stefano64 su Neil Young torna dopo l'enorme successo di Harvest: ma non è il disco che tutti si aspettano
Alessandro Zanzi su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su La bibliocabina, la panchina e il cane che fa pipì. A Fagnano Olona scoppia la polemica
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.