Da Manari a Cosco: il calvario della panchina tigrotta
Dopo aver esonerato due tecnici, alla guida della Pro Patria tocca ora a Raffaele Di Fusco. Ma il problema è davvero l'allenatore?
La difficile stagione della Pro Patria ha subito ieri – mercoledì 7 aprile – un altro scossone con le dimissioni dell’allenatore Vincenzo Cosco, che ha lasciato una barca incagliata al penultimo posto in classifica, in piena bagarre play out e senza una vera anima.
A inizio stagione, dopo un mercato estivo non proprio oculato – anche a causa dell’assenza di un dirigente "navigato" in questo campo – il primo mister a sedere sulla panchina bustocca fu Beppe Manari (foto a lato), ex vice di Franco Lerda che avrebbe dovuto ricalcare le orme del proprio predecessore con il calcio brillante e divertente visto nella scorsa stagione, anche se con giocatori dalle caratteristiche diverse.
Presto però emersero i problemi; uno di questi fu il bagaglio di esperenza tecnica di Manari, ottima persona sul piano umano e personale, sempre disponibile al dialogo e a fare da scudo ai problemi della squadra, ma ancora troppo acerbo per gestire una squadra simile, alla ricerca di una guida più scafata.
Una differenza balzata all’occhio in occasione dell’arrivo del successore, Vincenzo Cosco, scelto dalla dirigenza anche per aver raggiunto i play off con il Gela in Seconda divisione lo scorso anno. Cosco ha da subito incantato la platea per le sue diagnosi precise e puntuali sulla disposizione della squadra, per aver cambiato il sistema di allenamenti insistendo di più sul piano tattico, oltre che per la grinta che da sempre lo caratterizza quando osserva le gare dalla panchina.
Il “Bufalo”, come fu soprannominato per la somiglianza con un attore di una famosa fiction televisiva, dopo un avvio abbastanza positivo, si è però "perso" con l’andare della stagione, forse smarrendo il mordente sulla rosa anche per alcune scelte che hanno fatto vittime illustri, come l’accantonamento di Eder Baù, meritato viste le scadenti prestazioni dell’ex padovano, ma estremamente dispendioso per le casse societarie.
Con l’enneisimo cambio, ora alla guida dei tigrotti è stato messo Raffaele Di Fusco: scelta forse arrivata in ritardo visto che doveva essere lui il primo nome per sostituire Manari, ma che comunque ha sicura presa sulla squadra. Il nuovo allenatore conosce molto bene l’ambiente, dove lavora ormai da diversi anni, e sembra avere anche e soprattutto il carattere e il polso adatti per gestire la situazione difficile di via Ca’ Bianca.
A tirare le somme alla fine, però, quello che sembra mancare è l’anello di collegamento che possa legare rosa, allenatore e dirigenza, ovvero quella figura del direttore sportivo che incredibilmente manca ancora nella società bustocca. E tutto questo accade proprio alla vigilia della partita contro l’Arezzo, attuale squadra del discusso Franco Ceravolo che allo "Speroni" ha lasciato un’impronta decisa: il bello del calcio!
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.