Lezione itinerante in moto per 180 studenti

Sono partiti dall'Isis Daverio per scorazzare in lungo e in largo per la provincia. Scortati da polizia e ambulanza hanno imparato le regole della strada




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Isis Daverio: lezione di moto 4 di 12

Il taglio del nastro con il preside Blasi e il rappresentante della direzione regionale BussettiDa tre anni promuovono la cultura della sicurezza e della legalità tra pari. Oggi, sono riusciti a radunare oltre 180 ragazzi in sella ai propri motocicli per una gita in provincia in tutta sicurezza, sotto l’occhio vigile di due pattuglie della polizia provinciale, 7 pattuglie della stradale e due delle Volanti, tutte motomuniti.

Poco prima della 10, centottanta motorini, oltre a una minicar e un paio di quad, sono sbucati da via Bertolone per invadere via XXV Aprile: destinazione Luino, Laveno, Angera, Sesto, Vergiate, Varano Borghi, Buguggiate, Varese.

Un “carrozzone” rumoroso e festaiolo per una giornata di scuola trascorsa a zonzo per la provincia, mettendo a frutto i principi imparati in tanti mesi di incontri ed approfondimenti.

La lezione all’aria aperta, che ha coinvolto anche genitori appassionati di moto e gli amici dell’associazione motociclisti, è il momento finale di un anno di incontri tra i ragazzi e gli agenti della stradale per approfondire le regole del codice della strada: « I ragazzi devono imparare a considerare i poliziotti come amici e non come repressori. Devono avvicinarsi con fiducia e così gli agenti devono avere più attenzione ai ragazzi e alle loro perplessità» ha spiegato il preside Giovanni Blasi.

In tre anni, da quando cioè è stato costituito il Motoclub Daverio cordinato dal professor Mauro Carini, il numero degli incidenti che ha coinvolto gli studenti del Daverio è passato da tre alla settimana a uno all’anno: « Sono risultati importanti – ha spiegato Alessio Rosadini, presidente del Motoclub – e per questo vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sostengono e ci aiutano».

Per la prima volta, alla manifestazione “itinerante” si sono aggregati gli studenti dell’Itpa Casula e dello scientifico Ferraris : « Manifestazioni come queste – ha commentato il sindaco Attilio Fontana venuto a salutare i ragazzi in partenza – sono importanti perché sono partecipate. Riassumono in modo piacevole e coinvolgente, principi che, altrimenti, rimarrebbero lontani. I ragazzi hanno saputo ben interpretare i termini di un’emergenza puntando sulla partecipazione».

Alla partenza, oltre al preside Giovanni Blasi che faceva gli onori di casa, anche il rappresentante della Prefettura Vardè, il vice presidente provinciale Gianfranco Bottini, il responsabile del 118 Guido Garzena, il dirigente della polizia stradale Alfredo Magliozzi: « Il nostro impegno è costante e cominciano a vederne i frutti. I controlli dimostrano che si sta alzando sempre più l’età di chi trasgredisce e non rispetta le regole. Quando facciamo i controlli nei week end e gli studenti ci accompagnano, vediamo nei loro occhi lo stupore e la vergogna per le condizioni in cui troviamo alcuni giovani alla guida fuori dai locali. Sono messaggi importanti».

La scuola da tempo è in prima linea per trasmettere la cultura della legalità: «In questi anni sono stati investiti oltre 11 milioni – ha spiegato il rappresentante della Direzione scolastica provinciale Marco Bussetti – abbiamo assegnato 70.000 patentini. Questo tipo di manifestazione, però, è essenziale perché l’educazione tra pari è indubbiamente quella che arriva diretta alla testa dei ragazzi».

E così sono partiti, tra “sgasate” e strombazzate, mentre gli automobilisti ignari si domandavano cosa fosse mai quel corteo motociclistico…




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Pubblicato il 30 Aprile 2010
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