Un’oasi in pronto soccorso

Tranquillità e assistenza eccellente caratterizzano il piccolo repato di degenza annesso al pronto soccorso di Varese. Sedici posti letto diretti dal dottor Guido Bonoldi




Nel Pronto Soccorso del nostro ospedale c’è un’isola che anche nei giorni dell’assedio da parte di cittadini che chiedono cure urgenti è appena sfiorata dai marosi dell’emergenza: è il piccolo reparto – sedici posti letto – destinato, come recita il cartello, alle degenze dello stesso Pronto Soccorso. Un tempo i locali che accoglievano provvisoriamente gli ammalati da ricoverare nei reparti si chiamavano astanterie, ma al “Circolo” accade a volte che il provvisorio diventi definitivo e anche nel modo migliore.

Avendo accompagnato una signora anziana con problemi non piccoli ho potuto constatare l’efficienza di questa quieto sito del PS, difeso appena da una porta dalle note ricorrenti burrasche.

E’ un approdo gradito ai pazienti e ai loro familiari che vedono sempre dissolversi le loro preoccupazioni iniziali   grazie alla qualità dell’assistenza medica e infermieristica, a una organizzazione eccellente. Si è al livello dei normali reparti di degenza, con un vantaggio psicologico per gli ammalati, infatti in una dimensione così piccola  hanno l’impressione di essere più tutelati. Nei giorni in cui facevo visita alla signora che avevo accompagnato ho constatato che la maggior parte dei pazienti non veniva trasferita nei reparti, ma una volta curata se ne tornava a casa. Un segnale non piccolo, cioè la qualità dell’assistenza nel repartino è tale da offrire garanzie assolute e allora esistenza e attività di quest’ “isola” meritano di essere segnalate. Il Pronto Soccorso non deve fare notizia solo quando i cittadini lo prendono d’assalto.

Il minireparto è attivo da tempo: nel silenzio e nella riservatezza  ha operato pure il responsabile, Guido Bonoldi, che al “Circolo” già aveva retto molto bene la geriatria prima di trasferirsi a Milano. 

Professionalità ed esperienza nell’affronto di una vasta gamma di patologie, unite all’eccellente collaborazione con gli altri medici dell’ospedale e alle necessità e alle urgenze delle cure ai ricoverati, hanno permesso al dott. Bonoldi di dare una valenza polispecialistica alla struttura che gli è stata affidata.

Ma al Circolo ci sono altre piccole realtà che funzionano molto bene e inoltre ci sono giovani medici che si dedicano a servizi utilissimi o che ottengono riconoscimenti anche internazionali grazie al loro impegno negli studi. Ne riparleremo.




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Pubblicato il 30 Aprile 2010
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