Il funzionario preso con la mazzetta rimane in carcere
Interrogato dal gip, ha parzialmente ammesso l'episodio di concussione: voleva 5mila euro per evitare un controllo
Rimane in carcere Niccolò Giuca, 38 anni, il funzionario dell’Agenzia delle entrate di Varese arrestato mercoledì dai carabinieri di Luino mentre intascava una mazzetta da 2.500 euro.
Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari, Giuseppe Fazio, che ha interrogato l’uomo, questa mattina, in carcere ai Miogni di Varese.
Il giudice ravvisa la necessità di proteggere le indagini ancora in corso e ha disposto la custodia cautelare convalidando altresì l’arresto operato dai carabinieri di Luino, in flagranza di reato. Giuca ha fatto parziali ammissioni.
Secondo le accuse che gli vengono mosse dal pm di Varese Agostino Abate, ha richiesto una tangente di 2.500 euro a un artigiano, a cui doveva effettuare un controllo fiscale. Il reato è concusssione. Sarebbe stata la prima tranche, in quanto la cifra complessivamente pattuita ammontava a 5mila euro.
Il funzionario, capo team della sezione che si occupa degli accertamenti alle persone fisiche, è stato denunciato dall’artigiano a cui avrebbe chiesto i soldi e il blitz è scattato in casa dell’imprenditore, a Luino, nel frattempo attrezzata con cimici e telecamere nascoste. Si tratta di una operazione fotocopia degli arresti avvenuti a febbraio di due funzionari, uno dei quali videoripreso mentre si infilava i soldi nella giacca.
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