Il primo tappone manda Armstrong all’inferno
Al Tour de France l'arrivo di Morzine-Avoriaz premia Schleck che nel finale batte Contador. Basso tiene il passo dei migliori, Evans va in maglia gialla, il texano crolla e chiude a 12'
Primo, tosto, arrivo in salita e primi verdetti importanti al Tour de France 2010. Sul traguardo di Morzine-Avoriaz ridono di gusto Andy Schleck e Cadel Evans, sorridono Alberto Contador e Ivan Basso, piange lacrime amare invece Lance Armstrong che lascia ogni velleità di classifica andando in tilt a oltre 50 chilometri dalla fine.
Il texano, che rischia di cadere due volte e che va davvero per terra prima della salita della Ramaz, finisce ben presto la benzina e pedala con malinconia fino all’arrivo circondato da volti più o meno anonimi, soprattutto se rapportati al sette volte vincitore di Parigi. Lance comunque non si ritira e proverà ad aiutare i compagni a partire da Levi Leipheimer.
La corsa però si fa in testa dove ben presto ci si dimentica dell’americano che anche l’anno scorso, al rientro dopo tre stagioni, era riuscito a salire sul podio. E a vincere è la maglia bianca Schleck, perfetto nell’attendere il momento giusto in cui Contador finisce le forze e a scattare insieme a Samuel Sanchez per vincere la tappa. Alle sue spalle un bel drappello di stelle, con Evans che indossa la maglia gialla (Chavanel arriva all’incirca con Armstrong), Basso che non paga la temuta prima settimana e altri corridori (Menchov, Sastre, Leipheimer…) che chiudono soddisfatti.
Contador gareggia da padrone grazie a una Astana di lusso: i gregari in maglia celeste prendono il comando delle operazioni quando Armstrong perde contatto e comandano fino all’ultimo chilometro imponendo un ritmo che fa qualche danno (Wiggins per esempio perde contatto). Quando però toccherebbe a Contador fare il vuoto, ecco i contropiedi: lo spagnolo chiude su Kreuziger e Gesink spremendosi così inutilmente perché quando se ne va Schleck il carburante è terminato. Un errore che non ci si aspetta da un corridore che tutti continuano a considerare il grande favorito.
Basso intanto sale a tutta ma non perde le ruote dei migliori pur rischiando qualcosa sull’accelerazione del compagno di squadra Kreuziger che rischia di fare la frittata. Nell’ultimo chilometro però il varesino sistema le cose, riaggancia i big e chiude a 10" da Schleck: missione compiuta se si considera che la sua condizione non è al top e – nelle previsioni – è destinato a crescere con il passare dei giorni.
Ora la carovana è attesa dal primo giorno di riposo, che spesso fa danni come una salita; martedì c’è il primo colle "horse categorie", La Madeleine, che arriva dopo diversi strappi anche interessanti. Prima del traguardo però ci sono discesa e pianura ma comunque qualcuno potrebbe ancora pagare dazio.
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