L’ospedale è pronto e rivuole il suo spazio
Il direttore dell'azienda ospedaliera Sant'Antonio, Armando Gozzini, traccia un bilancio del suo mandato. Tra ristrutturazioni e riorganizzazioni è stato un lavoro difficile ma costruttivo
Tre anni di lavoro intenso, necessari per avviare una seconda fase altrettanto importante. Armando Gozzini, direttore dell’Azienda ospedaliera di Gallarate, traccia il bilancio della sua direzione, un lungo elenco di ristrutturazioni, riammodernamenti, riorganizzazioni che lo hanno impegnato duramente ma di cui, oggi, comincia a raccogliere importanti risultati: « A Gallarate abbiamo davanti una serie di inaugurazione e la nomina di cinque primari – ricorda il dg – E se consideriamo che ne abbiamo già cambiati cinque, credo di poter affermare che c’è stata una profonda innovazione. Se poi guardiamo ai lavori, credo che nessuno possa negare la necessità delle opere avviate che, se da una parte ci hanno limitato la produttività, dall’altro hanno avviato un processo che mira al rilancio completo dell’ospedale, con vantaggi per tutta l’utenza».
Il lungo e complicato processo a cui accenna il dottor Gozzini parte da una profonda rivisitazione dell’apparato amministrativo che ha portato ad una gestione più precisa, oculata e consapevole delle risorse: « Avendo messo mani a contratti, appalti e gare, siamo arrivati alla conoscenza dettagliata delle voci di bilancio. In questo modo, senza risorse aggiuntive, abbiamo avviato una serie di ristrutturazioni che erano doverose. L’esempio della cardiologia è evidente: il reparto aveva assoluto bisogno di interventi. Oggi abbiamo una cardiologia completamente rifatta, con un’emodinamica pronta a entrare in servizio con macchinari d’avanguardia. Dobbiamo nominare il successore del dottor Canziani per riprendere l’alta qualità del servizio. Abbiamo rifatto totalmente il trasfusionale e poi la mensa mentre stiamo per aprire il tanto atteso bar. L’estate scorsa abbiamo offerto un servizio nuovo e meglio organizzato del pronto soccorso. Recuperando la piena produttività dei reparti ristrutturati, si potrà trovare fondi per mettere mano ad altre situazioni deboli».
Interventi significativi sono in programma anche a Somma dove il dg promette che apriranno le nuove sale chirurgiche mentre ad Angera, l’ospedale con minori problematicità, arriverà l’anestesista fisso che garantirà il punto nascita, dove è appena stato nominato primario il dottor Antonio Gabriele.
« Se si mettono insieme gli sforzi economici, organizzativi e amministrativi fatti fino ad oggi – prosegue il dottor Gozzini – possiamo affermare di aver raggiunto la base per concentrare l’attenzione sull’organizzazione funzionale del personale, più rispondente alla nuova filosofia d’assistenza, di tipo dipartimentale, con una distinzione in base a macroaree specialistiche. Occorre una regia medica che sappia ottimizzare le risorse, partendo dalle competenze del personale e dai bisogni del paziente».
Una regia che il dottor Gozzini affronterebbe con entusiasmo: « Sono stati tre anni molto faticosi, ma indubbiamente pieni di soddisfazioni. Mi sento come se fossi a metà dell’opera. Ora dovrei affrontare un compito che è anche più affine alla mia preparazione di medico e alla mia esperienza maturata in diversi contesti ospedalieri e sanitari».
La candidatura è sul piatto: « Non dipende certamente da me essere confermato o meno alla guida di quest’azienda. Certamente io sarei felice di proseguire. Quest’azienda è un po’ compressa tra Busto e Varese ma ha una vocazione tutta sua, con ambiti di specialità uniche. Anche una maggiore complementarietà tra le aziende pubbliche della provincia è uno degli obiettivi che vorrei continuare a perseguire»
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