Mutuo in franchi svizzeri, al frontaliere conviene

Mutui a tasso fisso e a tasso variabile, mutui con tetto massimo e assicurati. Per chi deve comprare casa, scegliere il tipo di finanziamento diventa un momento fondamentale. Su questo fronte, gli istituti di credito presenti alla manifestazione “La casa in piazza”, la prima borsa immobiliare varesina, hanno lavorato sodo

Mutui a tasso fisso e a tasso variabile. Mutui con tetto massimo e assicurati. Mutui in franchi svizzeri. Per chi deve comprare casa, scegliere il tipo di finanziamento diventa un momento fondamentale. Su questo fronte, gli istituti di credito presenti alla manifestazione “La casa in piazza”, la prima borsa immobiliare varesina, hanno lavorato sodo. Le persone (oltre tremila) che hanno affollato la tre giorni di piazza Monte Grappa, dopo aver analizzato l’offerta immobiliare, si dirigevano agli stand delle banche per avere indicazioni e preventivi. «Nel solo pomeriggio di domenica abbiamo fatto quaranta preventivi – spiega Maurizio Frangi, responsabile della sede di Varese di Ubi-Banca Popolare di Bergamo -. In tutti i tre giorni l’afflusso delle persone che chiedevano informazioni è stato continuo, tra l’altro con un buon grado di competenza».
La vera novità è il mutuo in franchi svizzeri, una scelta strategica in un territorio con oltre ventimila lavoratori frontalieri, 45 mila se si tiene conto anche delle province di Como e Sondrio. Il finanziamento viene erogato e rimborsato direttamente nella valuta svizzera e puo’ avere una durata massima di 30 anni. «Le nostre filiali di confine – continua Frangi – hanno fatto numeri importanti su questo tipo di mutui, perché la nostra capillarità sul territorio ha permesso di dare una risposta adeguata alla domanda dei frontalieri. I mutui in franchi presentano alcuni vantaggi, come la stabilità, in quanto sono soggetti all’indice Libor Chf, che ha meno oscillazioni rispetto all’Euribor, e consentono di evitare il rischio valutario perché le rate del mutuo sono espresse nella stessa valuta del proprio reddito».
Le banche presenti alla borsa immobiliare hanno cercato di ridare fiducia ai consumatori, dopo le mazzate della crisi che in molti casi hanno portato le rate dei mutui a tasso variabile a livelli insostenibili. Il meccanismo è quello di mettere un tetto massimo al tasso di interesse (5,50%), superato il quale sarà la stessa banca a farsi carico della copertura. Un meccanismo che mette il consumatore al riparo dalle impennate dei mercati finanziari. «Noi abbiamo portato alla borsa immobiliare tre prodotti – dice Adalberto Tomasello, responsabile dell’area mercato della Bcc , Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate – . La novità è il nostro mutuo ipotecario“Super cap”, che ha una durata massima di 30 anni, tasso variabile Euribor, uno spread del 2%, che non ha nessuno, e un tasso applicato che non potrà essere superiore al 5 %».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2010
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