In Lombardia si cercano ancora 3.490 persone
Secondo i dati sono 24.111 le persone scomparse e ancora da ritrovare in Italia al 30 settembre di quest'anno
Sono 24.111 le persone scomparse e ancora da ritrovare in Italia al 30 settembre di quest’anno: il dato diffuso oggi dal Viminale è in calo rispetto a quello rilevato alla fine del 2009 (25.134). Sono in aumento i ritrovamenti. «C’è una tendenziale diminuzione delle persone scomparse – ha spiegato il commissario per le persone scomparse, prefetto Michele Penta – e ancora da rintracciare, ma il fenomeno degli allontanamenti è in aumento». Illustrando i dati della sua relazione semestrale Penta ha sottolineato l’importanza «di una denuncia immediata che possa far cominciare subito le ricerche. Altrettanto importante è il ritiro della denuncia qualora il congiunto ritornasse a casa».
Sono 9.336 i minori scomparsi in Italia, secondo i dati diffusi dal Viminale e aggiornati al 30 settembre 2010. In maggioranza si tratta di minori stranieri, è sottolineato nella relazione semestrale del commissario per le persone scomparse, Michele Penta, e illustrata in una conferenza stampa con il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano; al 30 giugno di quest’anno infatti su un totale di 9.122 minori scomparsi gli italiani risultavano essere 1.587. Nella relazione è indicata anche la serie storica dei dati sulle scomparse di minori. Un vistoso aumento delle scomparse nel 2008 (1.127 minori) rispetto agli anni precedenti in cui risultavano meno della metà. Il sottosegretario spiega il fenomeno con «il picco degli sbarchi e l’allontanamento dalle strutture di alloggio dei minori», e non si può parlare invece «di un’emergenza minori scomparsi».
L’aumento dei ritrovamenti negli ultimi mesi (tra il 31 dicembre 2009 e 30 giugno giugno di quest’anno) è stato del 12.2%: si tratta di 7.973 persone rintracciate. Non cala invece il numero delle persone che volontariamente, o perchè vittime di un reato, si allontanano: il totale delle segnalazioni dal 1974 (anno in cui è stato istituito il sistema automatizzato interforze) in giugno era 96.739 rispetto ai 90.164 della fine dello scorso anno. La relazione indica complessivamente in 23.766 gli scomparsi ancora da ricercare, di questo il 60%, 14.291 sono stranieri. Le regioni dove il fenomeno assume particolare rilievo sono il Lazio, la Lombardia, la Campania e la Sicilia: le ragioni sono da ricercare innanzitutto nella maggiore densità della popolazione e nell’elevata presenza di cittadini stranieri. La relazione riporta anche un altro dota sconcertante: sono a 789, al 20 ottobre, le persone trovate morte e alle quali non si è potuto dare un nome. Tra questi, ha sottolineato Penta, «ci sono 134 annegati in mare. Persone alle quali è particolarmente difficile poter dare un nome».
È quanto emerge dai dati del Viminale. La nostra regione è al secondo posto, dietro al Lazio dove i casi aperti sono oltre seimila. Solo nel 2009 sono 784 i cadaveri che non sono stati identificati.
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