Convenzioni con la Provincia, Busto passa all’incasso

Il consiglio comunale approva, sia pure tra i distinguo e le critiche di merito del PD, le modifiche degli accordi multimilionari con Villa Recalcati: quattro milioni in arrivo entro fine anno per le casse di Palazzo Gilardoni

Dicembre, tempo di convenzioni da rinnovare o rivedere. Di questo si è prevalentemente occupata la seduta del consiglio comunale di Busto Arsizio convocata giovedì sera a Palazzo Gilardoni.
In apertura di seduta, è stato fissato il prossimo appuntamento dell’assemblea al 20 gennaio, e si tratterà probabilmente del penultimo. Il sindaco Farioli ha infatti annunciato l’intenzione della giunta di procedere al voto sul bilancio preventivo 2011 entro il mese di febbraio. Il consiglio comunale si può convocare fino a 45 giorni prima delle elezioni amministrative, la cui data, anche per le note implicazioni romane con rischio almeno teorico di un election day, non è ancora fissata.

Il consiglio è andato a ritoccare, con sedici voti favorevoli e sei astenuti (il PD) le madri di tutte le convenzioni multimilionarie: quelle pattuite con la Provincia di Varese rispettivamente nel 2007 e 2010, la prima relativa in gran parte, ma non solo, agli interventi di Beata Giuliana ("campus" sportivo e scolastico), la seconda alla zona Accam, alle bonifiche e agli interventi infrastrutturali nell’area fra Borsano, l’inceneritore e la zona industriale.cambiamento convenzione con Provincia. Se ne era già ampiamente discusso in commissione, e il sindaco, che con l’atto va a recuperare quattro milioni "pronta cassa" da Villa Recalcati a salvaguardia del bilancio comunale, ha subito fatto suoi alcuni emendamenti presentati per migliorare il testo. Non vi si mette in discussione «né la necessità né l’impegno provinciale per il campus scolastico», con tutto che la riforma Moratti-Gelmini richiederà qualche riflessione ulteriore. Gli emendamenti precisavano in cinque, e non più dieci, anni, il periodo passato il quale senza aver realizzato i nuovi edifici scolastici la Provincia rimborserà al Comune le spese per l’acquisizione e la messa in disponibilità delle aree necessarie, togliendo anche il precedente riferimento ad una cifra valutata in 2,1 milioni, di cui in commissione si metteva in questione la congruità. Da centrosinistra critiche, con Mariani: «Quattro anni fa tanto propagandaste opere e cifre che erano improponibili già nei numeri; vi segnalammo allora di volare un po’ più basso». Per ora è in costrzuione il palaghiaccio polifunzionale, che, precisava il consigliere e assessore provinciale Bottini, rispetterà i tempi (autunno 2011); «potevamo farne a meno» il commento di Mariani, che ha invece più dubbi sulla seconda convenzione, relativa ad Accam e zona industriale. Il suo timore è che si perda questo treno, anche se ci sono dieci anni per aspettarlo; intanto il sindaco, sui venti milioni, quattro li porta "a casa" entro Natale.
Respinte da Bottini le richieste di ulteriori cautele del solito Cornacchia (PdL), che chiedeva di precisare il fermo delle destinazioni urbanistiche anche quando le aree diventeranno di proprietà della provincia, «meglio tenersi i terreni e rimanere "padroni a casa nostra"» commentava il PD con D’Adda. «Chi vivrà vedrà, intanto vi siete già giocati una campagna elettorale su queste promesse. La provincia non può alterare le destinazioni d’uso, ma c’è il rischio che di quei terreni non si faccia più nulla». Un’altra frecciata a Bottini, in quanto esponente della Provincia, pioveva da Mariani riguardo il liceo artistico di via Manara: lavori avviati ormai quasi quattro anni fa da Farioli e Marco Reguzzoni caschetto in testa, e in ritardo clamoroso causa il fallimento della prima impresa affidataria. «Sei in malafede» la replica seccata di Bottini: «siamo alla seconda soletta, il cantiere sta ampiamente marciando».

Il consiglio ha di seguito approvato la convenzione relativa ai lavori di allargamento della via per Fagnano, già approvata di recente dalla confinante Olgiate Olona. Il Comune mette un massimo di 220mila euro per il completamento della sua parte di spettanza. Dal PD, con Mariani, l’osservazione che di fatto Busto paga per le scelte urbanistiche di Olgiate. «Guardate a destra risalendo la via per Fagnano», l’invito, e vedrete tutti i supermercati che Busto, per scelta politica, ha rifiutato di far insediare; quelli con cui i nostri vicini ci hanno letteralmente circondati, ottenendo il medesimo effetto sul commercio al dettaglio, ma senza i relativi benefici alle casse comunali. Fatto proprio dal sindaco un emendamento, il punto è passato all’unanimità.
Parimenti approvato senza opposizioni il rinnovo della convenzione con Castellanza per il servizio idrico, (ri)affidato in quel Comune ad Agesp spa in attesa di novità dalla Regione sulla partita acqua.

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Pubblicato il 10 Dicembre 2010
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