Lega-Pdl, alleanza sempre più a rischio

Il vertice provinciale del partito, in programma stasera, è chiamato a ribadire la linea espressa nelle ultime ore: fare guerriglia, mettere seriamente in discussione la continuazione dell’esperienza di coalizione a Varese, e usarla come arma di pressione

C’è insofferenza nel Pdl, dopo la clamorosa decisione della Lega Nord di presentare, a Busto Arsizio, un candidato del carroccio che, a differenza di quanto avviene adesso, segnerà in quel comune la fine dell’alleanza tra il carroccio e il partito di Berlusconi. A Busto, dal 2006, la ex Forza Italia esprime il sindaco Luigi Farioli. Il vertice provinciale del partito, in programma stasera, è chiamato a ribadire la linea espressa nelle ultime ore: fare guerriglia, mettere seriamente in discussione la continuazione dell’esperienza di coalizione a Varese, usarla come arma di pressione. Nel capoluogo è la Lega Nord a esprimere il sindaco, nonostante sia il Pdl il partito di maggioranza relativa all’interno della città.
Le due posizioni in campo non collimano: la Lega vuole fare l’alleanza nel capoluogo e avere le mani libere nelle altre città. Il Pdl invece considera Varese e Busto Arsizio identiche (hanno circa gli stessi abitanti e sono amministrate da una coalizione che andava fino all’Udc).
Nei giorni scorsi il partito ha lasciato trapelare ipotesi molto suggestive, come una possibile candidatura, in solitario, di Raffaele Cattaneo, l’assessore regionale vicino a Formigoni, che alle elezioni regionali dello scorso anno prese 14mila e 556 preferenze. «E’ un’ipotesi e potremmo chiederglielo, se accettasse potremmo conseguire una vittoria storica. Va infatti ricordato che noi abbiamo sempre fatto un passo indietro, a Varese città, per rispettare gli accordi nazionali tra i nostri partiti» conferma Nino Caianiello, uno dei più importanti leader provinciale del partito. La situazione si è fatta molto tesa da quando, sabato mattina, con una velocità di azione degna di un blitz, il carroccio ha annunciato che avrebbe candidato a Busto Arsizio Claudio Tovaglieri. Il segretario nazionale della Lega Lombarda, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito che la linea dei padani è quella: a Varese si va con il Pdl, nelle altre città da soli. Ma i pidiellini non ci stanno. A Varese, innanzitutto, vogliono che ci sia anche l’Udc nella coalizione mentre Giorgetti ha ribadito che il direttivo federale leghista ha vietato a tutte le sezioni di fare accordi con Fli e Udc (i nemici del federalismo).
Nel frattempo il Pd sta a guardare ma neanche troppo. Il segretario provinciale Fabrizio Taricco ha telefonato qualche giorno fa al segretario provinciale leghista Stefano Candiani: «Teniamoci in contatto» gli ha detto. Una circostanza finora inedita. Ma che potrebbe avvalorare i sospetti del Pdl che il carroccio si stia tenendo le mani libere per far passare il federalismo, in parlamento, potendo beneficiare, in caso di bisogno, anche di voti antiberlusconiani.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2011
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