Novelli è critico: “Abbiamo sbagliato la preparazione alla gara”

 Al termine della gara persa dalla Pro Patria 2-0 contro il Rodengo Saiano, il mister biancoblu, Raffaele Novelli difende la scelta del portiere, ma punta il dito contro la settimana d’allenamento della squadra: «Continuo a schierare Andreoletti perché giudico i giocatori anche da altre qualità, oltre a quelle tecniche e tattiche, ma anche umane e professionali. Sono convinto di mettere in campo chi ha questi prerequisiti. Dopo il pari con la Pro Vercelli non abbiamo lavorato bene, lo avevo già dichiarato, e abbiamo pagato questa situazione.La preparazione alla partita di oggi è stata insufficiente e questo lo abbiamo pagato sia nel risultato, sia nel gioco, per me oggi non abbiamo fatto bene. Mi assumo la responsabilità per questi cali di tensione, ma dobbiamo essere convinti tutti di poter arrivare fino in fondo, anche perché poi si rischia di perdere la stima e il rispetto di tutti. Non possiamo più pensare a chi non c’è più, dobbiamo essere tutti più bravi e mettere qualche cosa in più in campo. Non mi interessa se facciamo gol di tacco o di punta, interessa fare gol, i nostri avversari lo fanno, dobbiamo capirlo anche noi. Se non si gioca con la testa e l’attenzione giusta soffriremo fino all’ultima giornata».

L’allenatore del Rodengo Saiano, Giampietro Piovani, non nasconde la soddisfazione per la vittoria della sue squadra: «Non era facile vincere oggi, anche perchè la Pro Patria è la squadra che gioca il miglior calcio del girone. Ho visto una grande partita, forse da categoria superiore. Ora siamo a buon punto in classifica e giocare con la testa libera e i play off potrebbero essere alla portata, anche se non è il nostro obiettivo. Sono molto contento di quello che stanno facendo i ragazzi, hanno offerto un’ottima prestazione. Siamo una squadra che agisce sulle ripartenze perchè ci adattiamo alle nostre abilità, non siamo abituati a scoprirci. Sono molto soddisfatto della vittoria e questo credo sia una vittoria di valore. I portieri possiamo dire che hanno fatto la differenza».