10 proposte per Varese
Movimento libero si propone di realizzare quelle proposte, già depositate in sede di Consiglio Comunale durante il precedente mandato amministrativo
Alessio Nicoletti, leader di Movimento Libero e Candidato Sindaco di Varese,
indica la strategia di Movimento Libero per rilanciare l’economia locale.
“L’Amministrazione Comunale ha il dovere di sostenere l’economia locale,
delineando con chiarezza gli obbiettivi e le ragioni delle scelte.
Commercio, artigianato e industria sono le colonne portanti che reggono
la quota più vasta e concreta dell’economia locale, producendo lavoro e
benessere.
Spina dorsale dell’economia locale è, difatti, il piccolo commercio, il commercio
al dettaglio e l’artigianato, branche da sostenere ed incentivare, tanto nel
centro cittadino, quando nei diversi quartieri, che rappresentano, così, un
agglomerato di piccole città che completano in modo armonico il Capoluogo.
Innanzi tutto, serve porre un incondizionato freno alla colonizzazione della
grande distribuzione che, in questi ultimi anni, si è dimostrata eccessiva:
se non controllata, essa diverrebbe elemento distruttivo del tessuto
economico locale. L’Amministrazione, quindi, deve mettersi direttamente a
disposizione del cittadino che desiderasse intraprendere una nuova attività,
accompagnandolo nell’intero “iter burocratico”, snellendo, in modo pertinente
ed efficace, secondo i crismi, la procedura in atto. Così, il rapporto con
le associazioni di categoria, con le quali si dovrà instaurare un confronto
periodico, per studiare e concretizzare insieme azioni di sostegno e rilancio
delle stesse, rimane uno degli aspetti preminenti.
Ci proponiamo, in dettaglio, di realizzare quelle proposte, già depositate in
sede di Consiglio Comunale durante il precedente mandato amministrativo,
frutto di un’indagine conoscitiva svolta da Movimento Libero tra gli operatori
del settore a cui tra Aprile e Maggio 2010 hanno risposto 644 attività del
territorio di cui 457 (71%) commerciali, 163 (25,3%) artigianali e 24 (3,7%) di
servizi.
In particolare, saranno portate avanti le seguenti iniziative:
Piano delle piccole attività, del commercio e dell’artigianato, come
perno del redigendo PGT. Le associazioni ed i singoli operatori andrebbero
coinvolti maggiormente, anche attraverso le nuove tecnologie, nella fase di
elaborazione del piano stesso che sarà fondamentale per il futuro sociale,
economico e culturale di Varese.
Iniziative volte alla riduzione della pressione fiscale locale, in particolare
della Cosap e della Tia. La riduzione della Cosap potrebbe essere legata
alla collaborazione, anche economica, dei singoli operatori interessati
all’organizzazione di eventi, al miglioramento dell’arredo cittadino, o a quello
legato agli spazi esterni delle singole attività (tavolini,ombrelloni e sedie).
In tal caso, andranno fissati criteri oggettivi e modalità per accedere alla
riduzione stabilita. Per quanto riguarda la Tia, con l’avvenuta abolizione
dell’IVA, sarà fondamentale ridurre la tariffa di almeno il 10%, che in questo
momento risulta un costo aggiuntivo a totale carico delle imprese.
Fondo di sostegno alle attività in crisi, in particolare a chi non riesce
a sostenere i costi di affitto. L’idea è quello di costituire un piccolo fondo
(almeno 200.000 euro), in un primo momento in via sperimentale,
coinvolgendo Comune, Associazioni di Categoria interessate e Camera di
Commercio. Anche in questa ipotesi, andranno fissati criteri e modalità di
accesso a tale fondo.
Cabina di regia sul marketing e la promozione del territorio.
Consapevolezza che ogni iniziativa ludica, culturale, sociale e sportiva,
ed ogni evento ha un riverbero sulla Città. Serve maggiore coesione e
condivisione per coordinare al meglio gli eventi e le iniziative, le date
ed i luoghi del loro svolgimento, consapevoli che l’insieme di tali attività
arrecano, in uno spazio di media durata (4 / 5 anni), beneficio al rilancio
dell’economia locale, se gestiti al meglio.
Per le ore che i cittadini desiderano dedicare agli acquisti, dimezzare le
tariffe dei parcheggi cittadini tra le 18.00 e le 20.00, dal Lunedì al Venerdì,
così da rendere di nuovo viva la Città, con il favorire le attività economiche
cittadine.
Legare l’importo massimo di un insieme di acquisti effettuati nell’arco
di un mattino o di un pomeriggio (almeno 30 euro) alla gratuità del
parcheggio, del biglietto del bus, dell’ingresso gratuito ai musei cittadini.
Servirebbe un accordo tra Amministrazione Comunale ed Associazioni di
Categoria. Si potrebbe pensare di sperimentare l’iniziativa in alcuni periodi
dell’anno particolari, come, ad esempio, durante le festività natalizie.
Coinvolgere i commercianti dei settori merceologici nella realizzazione
di attività promozionali a tema con calendario annuale, comunicazione via
mail e volantinaggio delle varie iniziative – Ogni attività coinvolta potrebbe
esporre in vetrina un segno di identità dell’operazione promozionale con
indicazione dello sconto offerto sui prodotti. Il segno di identità dovrà essere
il simbolo di “VARESE CITTA’ GIARDINO” che dovrà costantemente apparire
in occasione di ogni attività promozionale, culturale e sportiva.
Parcheggi comunali con sbarra automatizzata gratuiti dopo le 20.00 (es.
via Sempione e via Verdi) e prolungamento del servizio di trasporto pubblico
locale fino le 24.00 nelle sere d’estate, compreso il Sacro Monte, rilanciare ilsettore della ristorazione ed alla somministrazione (bar, ristoranti, gelaterie
e pizzerie).
Allargare la partecipazione degli operatori al Distretto Urbano del
Commercio. L’idea è il fare scegliere direttamente agli stessi esponenti
come spendere i fondi a disposizione. Attraverso una prima assemblea,
i presenti potrebbero predisporre un ventaglio di ipotesi da sottoporre
successivamente, attraverso un semplice questionario, a tutte le attività,
che, a maggioranza, avrebbero l’opportunità di decidere come impiegare
i fondi. Le riunioni di Comitato di Distretto dovranno essere caratterizzate
dal contenuto tecnico, grazie alla presenza conclamata di esperti in grado di
offrire consulenza ed idee da realizzare in progetti.
Coordinamento lavori pubblici. I cantieri e le modifiche viabilistiche
dovranno tenere conto, per quanto possibile, in linea diretta, della presenza
delle attività economiche. Servirebbe maggior comunicazione e maggior
coinvolgimento dei soggetti interessati. Per i grandi cantieri (es. Via Milano)
non deve essere sottovalutata la possibilità di indennizzare le perdite
riscontrabili ed effettivamente subite dai singoli operatori. “
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