In un anno quattromila disoccupati in meno
Lievi segnali positivi per il mercato del lavoro varesino. Nel 2010 cala il tasso di disoccupazione e il numero degli occupati è cresciuto del 2%
Qualche segnale positivo sembra comparire sul fronte del mercato del lavoro in provincia di Varese: i dati Istat relativi al 2010 analizzati sul sito della Camera di Commercio www.osserva-varese.it segnalano infatti una diminuzione del tasso di disoccupazione, sceso in un anno di un punto percentuale dal 6,3% al 5,3%. Se nel 2009, vero e proprio “anno nero” per il mercato del lavoro varesino, si registravano 25mila persone in stato di disoccupazione, nel 2010 il loro numero è calato a 21mila unità. In particolare è in recupero soprattutto la componente femminile (9,1% di disoccupazione nel 2009, 7,2% nel 2010).
Pur distante dai livelli pre-crisi quando il tasso di disoccupazione era sceso fino al 2,9% del 2007, la situazione a Varese appare dunque in miglioramento e in controtendenza rispetto a quello che avviene in Lombardia (dal 5,4% al 5,6%) e in Italia (dal 7,8% all’8,4%)
Il numero degli occupati è cresciuto del 2% (si attesta a 374mila) e, come già segnalato, è proprio la componente femminile a trainare la ripresa lavorativa: il tasso d’occupazione in rosa sale al 54,7%. Un dato quest’ultimo che, peraltro, non raggiunge il target che era stato definito nel 2000 dal Consiglio Europeo svoltosi a Lisbona (occupazione femminile al 60% entro il 2010). Inoltre, a crescere maggiormente è l’aggregato dei lavoratori indipendenti (+5,7%), che comprende i titolari di contratti di collaborazione e i liberi professionisti.
In generale, il miglioramento varesino risulta comunque “reale”: diminuiscono i disoccupati, aumentano gli occupati e gli inattivi non aumentano. In provincia di Varese tra il 2009 e il 2010 i disoccupati quindi sono diminuiti soprattutto perché hanno trovato lavoro e s’è attenuato il fenomeno dello scoraggiamento nella ricerca di un impiego.
Sul versante della qualità del lavoro, però, solo il 19% degli avviamenti del 2010 è avvenuto con contratto a tempo indeterminato, quando nel primo semestre 2008 questa percentuale era del 26%.
Rimane poi la preoccupazione per la disoccupazione giovanile: nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni risulta ancora crescente in Italia, dove arriva al 27,8%, e nella stessa Varese, dove tocca quota 20,7%.
Preoccupazione anche per il livello sempre elevato delle ore di cassa integrazione autorizzate: nel 2010 sono risultate in leggera diminuzione rispetto al 2009 ma su livelli ancora alti (quasi 51milioni a fronte degli 8milioni nel pre-crisi). La mobilità, poi, non è in via di miglioramento nemmeno nell’ultimo anno, con un flusso annuale in crescita: dai circa 2mila lavoratori in mobilità del 2007 si è passati ai 5.379 del 2010.
Inoltre, i primi mesi del nuovo anno non segnano ancora una riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali. E questo, in particolare, per la cassa integrazione straordinaria, che è salita da 115.322 ore di gennaio a 1milione752mila ore del febbraio 2011.
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