Recalcati soddisfatto: “Tutto bene, guardiamo avanti con ottimismo”

Forse solo il successo nel derby con Cantù era arrivato in modo così limpido ed esaltante in questa stagione della Cimberio. Coach Carlo Recalcati in sala stampa è la faccia della soddisfazione ma non dimentica una ricorrenza fondamentale: «Le parole sono importanti, ma i fatti di più: avevamo detto di voler onorare i cinquant’anni del primo scudetto della Ignis ma era fondamentale ribadirlo in campo. Ci siamo riusciti e mi fa piacere, perché è sempre utile sapere dove, quando e con chi tutto è cominciato».

Tornando al match appena concluso, Recalcati insiste: «Abbiamo giocato un’ottima partita sul piano dei contenuti e siamo anche riusciti a ribaltare la differenza canestri. Onestamente contavo di trovare un Pepsi stanca, che avesse speso molto in Russia e per questo ho impostato la gara su ritmi alti fin da subito. Ci siamo riusciti e anche chi, all’inizio, ha un po’ faticato nel tenere gli avversari in difesa, è stato bravo a cancellare gli errori nella seconda parte di gara».

Tra le note liete c’è senz’altro l’esordio di Talts: «Ha dato un contributo molto utile, soprattutto in una giornata in cui non potevo schierare Galanda. La sua presenza ha permesso di gestire sia i falli sia il fiato di Slay e degli altri lunghi: è una dimostrazione che con la panchina più lunga si riducono anche gli imprevisti legati agli infortuni. Un discorso che possiamo fare anche tra gli esterni: se c’era il dubbio sul nuovo ruolo di Goss con l’arrivo di Stipcevic, l’abbiamo risolto. Ho a che fare con ragazzi intelligenti: Phil ha capito che con qualche minuto in meno può dare maggiore qualità e rifiatare, aumentando l’intensità anche in fase difensiva».

L’obiettivo salvezza è ormai raggiunto: «Quelli bravi direbbero che l’aritmetica non ci dà ancora ragione, quindi io dico che prima dobbiamo avere la certezza matematica – scherza il coach – Però è chiaro che siamo ottimisti per il resto del campionato: il fatto di aver costruito questa posizione di classifica deve farci credere ancora di più nei nostri mezzi».

 

Il coach ospite, Stefano Sacripanti, non ha problemi ad ammettere che il risultato di Masnago non fa una grinza: «Varese ha meritato il successo perché ha un play come Stipcevic che la fa girare molto bene e perché ha messo in campo grande reattività. Noi purtroppo siamo stati molli, ma lo dico per difendere la mia squadra: arriviamo da una bella prova a Kazan dove abbiamo però speso tanto. Inoltre Di Bella ha voluto giocare nonostante un grosso ematoma mentre Bowers ha un’infezione al piede che non gli ha permesso di scendere in campo. Timmy veniva da ottime partite e ci è mancato molto, anche se onestamente credo che anche con lui non avremmo battuto la Cimberio».

Sulla volata playoff però Sacripanti non si sbilancia: «Difficile fare pronostici, perché davvero ogni squadra può vincere con chiunque. Ora vedo bene Varese che ha una marcia in più, con Stipcevic che ha portato una ventata di freschezza che fa bene a tutti. Su di noi posso solo dire che concederò due giorni di riposo sperando di ritrovare la squadra riposata in vista della prossima partita».

 

Tra i migliori, come ripete due volte Sacripanti, è emerso ancora Rok Stipcevic e il suo animo slavo si vede anche quando parla ai microfoni: «Qual è il mio obiettivo da qui a fine anno? Semplice: giocare la finale del campionato italiano e battere Siena. O un’altra, se la Montepaschi non ci arriverà…». Poi però, quando lì accanto Ferraiuolo strabuzza gli occhi, il croato predica umiltà: «Teniamo comunque i piedi per terra e iniziamo a pensare alla prossima partita con Teramo. Sarà fondamentale scendere sempre in campo con la concentrazione giusta e pensare a come migliorare. Anche stasera non siamo stati perfetti, io per primo: però se continueremo a fare passi avanti potremo andare lontano».