I depuratori dell’Olona investono sul sole

I depuratori di Olgiate e Gornate da oggi tratteranno l’acqua grazie all’energia solare. L’intervento permetterà grandi risparmi economici e una maggiore tutela ambientale in attesa degli ammodernamenti previsti entro il 2016

Tutelare la qualità delle acque dell’olona rispettando l’ambiente da oggi si fa ancora più facile. Dopo poco meno di un anno di lavori da oggi, lunedì 18 luglio,  i depuratori di Olgiate Olona e Gornate Olona funzioneranno grazie all’energia solare. Il primo di questi, infatti, è stato dotato di 5.200 mq di pannelli solari in grado di produrre fino a 579,84 kWp che, tradotto per i non addetti ai lavori, significa coprire il 22% del fabbisogno energetico dell’impianto. A Gornate, invece, la superficie di pannelli è circa la metà (2.500 mq) e permetterà di coprire il 25% dell’energia consumata. Produrre tale energia con il sole permetterà di evitare l’emissione di circa 550 tonnellate di anidride carbonica (principale responsabile dell’effetto serra) ogni anno. E poiché la vita dell’impianto è stimata in 30 anni, eviteremo di respirare 16.500 tonnellate di CO2.

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Un depuratore che crea energia 4 di 7

Sulla base delle caratteristiche del luogo di installazione sono stati scelti pannelli fotovoltaici in telloluro di cadmio, in silicio policristallino e in silicio amorfo prodotti in Cina e a Taiwan. Tecnologie all’avanguardia che hanno chiesto un esborso complessivo di 4,1 milioni di euro nei quali, però, rientrano anche i futuri costi di smaltimento. Tutela ambientale che, però, si combina con il risparmio economico. Grazie infatti all’autoconsumo e agli incentivi per le energie rinnovabili, in vent’anni si stima un incasso (al netto delle spese di costruzione) di circa 2,5 milioni di euro per l’impianto di Olgiate e di poco meno di 1,2 milioni per quello di Gornate.

Risparmi che, ogni anno, permetteranno di mettere da parte un capitale per futuri interventi. E di interventi dovranno per forza essercene. Entro il 2016, infatti, ci saranno nuove direttive per le quali, stimano gli ingegneri della struttura, serviranno investimenti rilevanti che, secondo la stima di Valerio Mola, presidente della Società per la Tutela dell’Olona si aggireranno in circa 30 milioni per gli impianti del gruppo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2011
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