Tagli alla scuola: la Cgil chiede garanzie

Davanti alla perdita di oltre seicento posti tra docenti e personale ATA, il sindacato avanza richieste precise per non depotenziare il settore

Quattrocento docenti in meno. La scuola ricomincerà a settembre con nuovi pesanti tagli prevista dalla Finanziaria e dalla politica di contenimento della spesa. A rimetterci è, ancora una volta, soprattutto la primaria che perderà, nel nostro territorio, 118 maestre, seguita dal ciclo superiore che farà a meno di 84 docenti e dalla media dove la riduzione interesserà 34 professori. E ciò a fronte di un aumento della popolazione studentesca di 1000 alunni. A livello lombardo le riduzioni saranno  4.336 posti: 2.566 Docenti e 1.770 ATA; a livello nazionale 33.900 posti di lavoro: -19.700 docenti e -14.166 ATA. La provincia di Varese, inoltre, registra tagli di 207 posti nel personale ATA (-1 assistenti tecnici, -50 assistenti amministrativi e -156 collaboratori scolastici).

La FLC Cgil denuncia la situazione: «L’insieme dei tagli comporterà un notevole aumento del precariato, la riduzione del servizio scolastico e della  qualità dell’offerta formativa.
Saranno a rischio i servizi di accoglienza, sorveglianza, assistenza e pulizia,  non saranno garantiti tutti gli adempimenti amministrativi nonché l’assistenza nei laboratori; le classi saranno sempre più affollate fino ad oltre 30 alunni,  l’integrazione degli alunni disabili non sarà più un obiettivo perseguibile, come pure l’integrazione degli alunni stranieri.
Questi provvedimenti mortificano l’intera scuola pubblica, tolgono risorse alla qualità della didattica e, al di là delle tante chiacchiere della maggioranza di governo sulla valorizzazione delle realtà locali, colpiranno a morte l’autonomia delle istituzioni scolastiche strette nella morsa dei tagli all’organico e dell’azzeramento dei fondi per il funzionamento didattico e amministrativo».

La FLC -CGIL di Varese chiede:
1.      Il pieno accoglimento delle richieste delle famiglie al momento dell’iscrizione dei loro figli (tempo pieno, tempo prolungato), come peraltro promesso dalla Gelmini.
2.      La totale copertura di tutte le cattedre a partire dal 1° settembre, in modo da garantire un regolare inizio del prossimo anno scolastico.
3.      L’assunzione a tempo indeterminato dei precari della scuola su tutti i posti vacanti e disponibili.

«Di fronte a questa pesante situazione la FLC CGIL continuerà a battersi per evitare lo sfascio della Scuola e della Costituzione e per scongiurare gli effetti devastanti che questi tagli produrranno sui lavoratori e sulla qualità della scuola pubblica varesina».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Luglio 2011
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