Ticket, in Lombardia restano in vigore le esenzioni
Non pagano i minori di 14 anni e gli over 65. Formigoni: «Piena unità tra le regioni sulla Linea della Lombardia»
“Anche in presenza delle nuove norme nazionali, in Lombardia restano in vigore tutte le esenzioni dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie”.: sottolinearlo Regione Lombardia che in una nota di questa sera, “suggerita anche dalle numerose richieste di chiarimento giunte in questi giorni” fa chiarezza sulle esenzioni dai ticket sanitari.
Si tratta di esenzioni significativamente più ampie di quelle nazionali. “Esse riguardano – spiega la Nota – tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni, i cittadini di età superiore a 65 anni appartenenti a nucleo familiare con reddito non superiore a 38.500 euro, i disoccupati, i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione e i familiari a carico, altri tipi di cittadini appartenenti alle fasce più deboli, come i titolari di pensioni al minimo, invalidi o affetti da malattie invalidanti, malati cronici”.
L’elenco completo e dettagliato delle esenzioni è consultabile sul sito della Direzione generale Sanità (www.sanita.regione.lombardia.it), alla voce ‘informazioni e servizi/ticket’.
L’unica innovazione, che entrerà in vigore dal 14 settembre prossimo, saranno le modalità di certificazione: non saranno più valide le autocertificazioni ma l’esenzione dovrà essere richiesta dal medico curante. Attualmente, pur non essendo ancora in vigore, la norma annuncia già il cambio di registro: dall’8 agosto, la Regione avvierà una campagna di informazioni specifiche con le nuove norme.
Sul fronte della posizione di Regione Lombardia in merito ai ticket arriva anche la precisazione “politica” del governatore lombardo. «La dichiarazione del presidente Errani a nome di tutti i presidenti di Regione conferma la giustezza dell’intuizione di Regione Lombardia e sanziona ormai la piena unità tra le Regioni stesse su quello che da subito ho sostenuto, e cioè che il ticket non può essere aggirato», dice Roberto Formigoni. «Riflettano – prosegue il presidente – tutti coloro che da varie parti, politiche, sindacali e del sistema dell’informazione, hanno attaccato o tentato di denigrare le posizioni di Regione Lombardia: come spesso accade siamo stati anche questa volta i primi e i più lungimiranti e molte Regioni si stanno orientando verso la soluzione da noi trovata e cioè la spalmatura del ticket parametrata sul costo delle prestazioni».
«Sottolineo anche – conclude Formigoni – che saranno tutte le Regioni e non la sola Lombardia, come avevo dichiarato da subito, a chiedere al Governo di garantire con propri fondi la copertura dei ticket».
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