Disabili e scuola: nuove linee operative

La Regione ha approvato le linee guida per l'accertamento diagnostico e le indicazioni utili per le equipe formative

Approvate dalla giunta regionale le linee operative per il processo di individuazione e accompagnamento dell’alunno con disabilità ai fini dell’integrazione scolastica. Le linee operative prevedono che anzitutto sia effettuato l’accertamento collegiale della situazione dell’alunno con disabilità con particolare attenzione per i bambini che stanno frequentando la scuola e per i quali in corso d’anno scolastico siano emersi problemi.
Sarà la scuola a suggerire ai genitori la necessità dell’inquadramento diagnostico presso i servizi specialistici. Questo accertamento sarà svolto dal collegio istituito presso le Aziende Sanitarie Locali e collocato funzionalmente all’interno del Dipartimento per le Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.). Il collegio è composto da un neuropsichiatra infantile appartenente alle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza delle Azienda Ospedaliere, uno psicologo ed un assistente sociale dell’Asl.

Il percorso di integrazione scolastica della persona diversamente abile non si esaurisce con l’accertamento, che invece costituisce il primo passo a garanzia del diritto allo studio delle persone con disabilità. Il Collegio ha infatti la funzione di accertare la disabilità e il conseguente diritto soggettivo ad usufruire di supporti per l’integrazione scolastica. La domanda di accertamento dovrà essere presentata dal genitore/tutore al collegio della ASL di residenzaPer i bambini di prima scolarizzazione (attraverso l’iscrizione al nido, alla scuola dell’infanzia o alla scuola primaria) entro il 31 dicembre dell’anno precedente all’inizio della frequenza scolastica, per i bambini che stanno frequentando entro aprile/maggio.

I tempi per la visita sono fissati entro i 60 giorni dalla data di presentazione della domanda e eventuali ricorsi vanno presentati entro 30 giorni dalla data di consegna del verbale redatto dal collegio di accertamento.

È il secondo elemento del processo di integrazione scolastico del bambino con disabilità. Redatta in base ad uno specifico modello, che sarà adottato dalle strutture pubbliche e private, la diagnosi funzionale è redatta dall’èquipe multidisciplinare che ha in carico il minore e consegnata alla famiglia che provvederà a presentarla all’Istituto scolastico frequentato, in tempo utile perché la scuola possa strutturarsi con l’organico necessario all’integrazione dell’alunno. Descrive la situazione clinico-funzionale del bambino al momento dell’accertamento ed evidenzia i deficit e le potenzialità sul piano cognitivo, affettivo-relazionale, sensoriale. Per venire incontro alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie, la giunta regionale della Lombardia ha introdotto la tariffazione delle sedute diagnostiche in vigore dal 2008. La stesura della diagnosi funzionale deve essere redatta entro la scadenza delle iscrizioni per i bambini che intendono frequentare l’asilo nido, la materna o la scuola primaria, entro aprile/maggio per i bambini che già stanno frequentando la scuola e prevede aggiornamenti al passaggio di ordine di scuola o in presenza di significativi cambiamenti del quadro.
Per raggiungere l’obiettivo dell’integrazione scolastica dei disabili, visto il coinvolgimento di molti e differenti attori, è indispensabile la funzione di coordinamento.

In base alle Linee operative approvate dalla giunta regionale la funzione di coordinamento è garantita dall’azione congiunta del GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) con i 12 GLIP (Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali) e i relativi CTRH (Centri Territoriali Risorse) nella loro nuova composizione che prevede anche la presenza di UONPIA, ASL, Enti Locali e Associazioni. All’interno dell’istituzione scolastica, la funzione di coordinamento viene esercitata dai GLH (Gruppi di Lavoro Handicap) di istituto.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Agosto 2011
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