Finte offerte on line, la polizia mette in guardia i “naviganti”
In aumento i casi di truffe su internet in Canton Ticino: riguardano in particolare la vendita di auto e moto e gli annunci immobiliari
Truffe on line in aumento in Canton Ticino. A mettere in guardia i cittadini è la Polizia Cantonale che ha registrato un incremento dei reati di questo tipo negli ultimi mesi. I casi segnalati si riferiscono, in particolare, a due tipi di transazioni: la prima è relativa alla vendita di autovetture, oppure motoveicoli. Gli autori pubblicano un annuncio su siti specializzati mettendo in vendita veicoli a prezzi interessanti (di norma si tratta di oggetti di valore poco elevato). Quando la potenziale vittima risponde all’annuncio le vengono richieste copie dei documenti ed altri dati personali (indirizzo, numeri telefonici, ecc..). Se la trattativa prosegue, viene richiesto un anticipo sul pagamento, giustificato attraverso spiegazioni di diverso genere. Il denominatore comune è che il veicolo messo in vendita non esiste e che, di norma gli autori si trovano all’estero.
La seconda transazione è relativa ad annunci immobiliari. In questi casi gli autori pubblicano annunci, sempre su siti specializzati, per appartamenti in affitto. Questo genere di locazione è, di norma, rivolta in particolare a studenti. Le trattative avvengono prevalentemente attraverso la posta elettronica o telefonicamente. Vengono, anche in questa fattispecie, richiesti documenti personali, documenti fiscali, ecc… Successivamente viene richiesta una caparra, come da prassi in questo genere di transazioni. Di solito, l’indirizzo dell’appartamento proposto alla potenziale vittima è esistente.
La Polizia Cantonale consiglia di prestare la massima attenzione a questo genere di annunci e quindi di verificare tutto, sul posto e di persona. Inoltre, invita a non spedire mai scansioni dei propri documenti a sconosciuti, mai fornire propri dati personali riservati, mai inviare denaro, lasciare perdere tutte quelle proposte che, per così dire, non si possono toccare con mano. Il grosso rischio di spedire fotocopie o scansioni dei propri documenti di legittimazione è quello che le medesime vengano poi usate per commettere ulteriori reati.
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