Istat: retribuzioni ancora ferme
Gli unici che crescono sono: militari-difesa (3,7%), forze dell'ordine (3,5%) e attività dei vigili del fuoco (3,1%). Si registrano, invece, variazioni nulle per ministeri, scuola, regioni e autonomie locali, servizio sanitario nazionale
Secondo il rapporto Istat (1 settembre), nel mese di luglio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e un incremento dell’1,7% rispetto a luglio 2010. Nella media del periodo gennaio-luglio 2011 l’indice è cresciuto dell’1,8%, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
I settori che a luglio presentano gli incrementi maggiori rispetto a un anno prima sono: militari-difesa (3,7%), forze dell’ordine (3,5%) e attività dei vigili del fuoco (3,1%). Si registrano, invece, variazioni nulle per ministeri, scuola, regioni e autonomie locali, servizio sanitario nazionale. Alla fine di luglio 2011 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 66,8% degli occupati dipendenti e al 61,6% del monte retributivo osservato.
A luglio, tra i contratti monitorati dall’indagine, sono state siglate due intese riguardanti rispettivamente, i dipendenti delle aziende municipalizzate del servizio smaltimento rifiuti e i giornalisti.
Alla fine di luglio i dipendenti in attesa di rinnovo sono il 33,2%. In media, l’attesa di rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è di 19,4 mesi.
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