Rosati si traveste da Babbo Natale: i suoi regali al Varese

Babbo Natale è biancorosso, lo sanno tutti e lo abbiamo già scritto. E ha la barba come il presidente del Varese, Antonio Rosati, che se la sta facendo crescere (ma la sua non è imbiancata): per questo abbiamo chiesto al massimo dirigente del nostro calcio di svelarci cosa deporrà sotto gli alberi di Natale delle persone che gli stanno vicino in questa avventura.

Presidente, cominciamo con mister Maran: cosa troverà sotto l’albero?
«Un bel pacco dono ma non vi dico il contenuto. Vi dico però la motivazione: il nostro allenatore ha mostrato di avere una grande maturità per guidare la squadra in questa categoria. Lo sapevamo già, ma Maran lo ha confermato nel lavoro di tutti i giorni e quindi si merita il regalo».

Per l’amministratore delegato Enzo Montemurro?
«Con lui il regalo è reciproco ed è la grandissima amicizia che ci lega ormai da 22 anni. Enzo (i due nella foto in basso) ha confermato di avere le qualità per fare questo lavoro anche perché, come sapete, io sono un presidente che a volte è presente e a volte no. Lui si sobbarca da solo certi tipi di impegni e merita tutta la mia fiducia».

La notizia del giorno purtroppo è il calcioscommesse. Ai giudici che portano avanti le indagini cosa porterebbe?
«Io credo che stiano compiendo un ottimo lavoro ma che putroppo debbano sempre fare i conti con i tempi della giustizia che non li aiutano. Ecco: vorrei dare loro il tempo per portare a termine al meglio le indagini. Secondo me se le notizie che sono uscite in questi giorni fossero arrivate a giugno, il Varese ora giocherebbe in Serie A.

Un aspetto di cui si parla poco è la Lega di Serie B. Nel loro pacchetto cosa troveranno i dirigenti?
«Il presidente Abodi e tutti i suoi collaboratori stanno lavorando bene: sono soddisfatto, anche perché formano un gruppo che ha poco più di un anno di vita. Certo, davanti a scandali come quelli del calcioscommesse non è sempre semplice manovrare la nave. Però a loro faccio trovare i miei complimenti».

Andiamo sui regali più difficili. Cominciamo da quello per la squadra.
«Un bel cesto pieno di maturità mentale. Perché se dal primo minuto della stagione i giocatori avessero avuto la consapevolezza della loro forza ora il Varese sarebbe con il Torino, in vetta al campionato. Questi ragazzi sono molto bravi ma devono "accendersi" all’inizio della partita e viaggiare sempre al massimo: quando lo capiranno, non ce ne sarà per nessuno».

E concludiamo con i tifosi del Varese.
«Ho appena ricevuto i dati ufficiali delle presenze che confermano un calo rispetto all’anno scorso. Al nostro zoccolo duro posso solo dire di continuare così, agli altri invece farò trovare un po’ di Diavolina. Perché proprio i nostri tifosi possono "accendere il camino" dell’entusiasmo e vi assicuro che i giocatori hanno una grande spinta dall’ambiente che si crea a Masnago. La loro voce, la loro presenza e il loro colore possono davvero accelerare l’accensione del fuoco che si sprigiona in campo».

Buon Natale, presidente.
«Tanti auguri a lei, a tutti i tifosi e a tutti i lettori. Ci vediamo a Genova per Sampdoria-Varese, il 6 gennaio».