L’abbraccio di don Marco
Una chiesa stracolma per i funerali di don Marco D'Elia celebrati da monsignor Marco Ferrari. Decine di testimonianze alla presenza di molti sacerdoti, amici e parenti
“Oggi, nella casa del Signore, sarà un giorno di festa per l’arrivo di don Marco. Ora non contano più le difficoltà del passato, ma solo il loro abbraccio d’amore”.
Il vescovo Marco Ferrari, a fianco di don Giuseppe, l’attuale parroco, di monsignor Franco Agnesi e altri, ha celebrato l’ultima messa con Marco D’elia in una chiesa stracolma di persone, tra cui anche una cinquantina di sacerdoti che si sono stretti a sua sorella Enza, nipoti, parenti, amici, conoscenti per il saluto al "prete operaio".
Marco è tornato nella sua parrocchia di San Michele dove aveva vissuto per anni lasciando un’impronta forte, come hanno ricordato le decine di persone che, durante e al termine della lunga cerimonia, hanno voluto salutare il loro amico, per sempre don Marco.
“Le scelte che ho vissuto, – racconta Franco, – le devo principalmente a te perché mi hai dato un’importante possibilità di vivere la fede e la vita senza riti magici. Mi hai insegnato a cercare la verità attraverso gli uomini nella concretezza delle parole semplici, ma difficilissime «ama il tuo prossimo come te stesso»”.
Una cerimonia partecipata dall’inizio alla fine e anche coraggiosa nelle parole del vescovo Ferrari. “Non è stato facile per questa comunità e nella trasparenza che Marco ha sempre amato e voluto diciamo anche che sono state tante le incomprensioni, ma ora lui torna alla casa del Padre e sarà festa”. Sono intervenuti anche tanti sacerdoti. “Da don Marco abbiamo imparato l’amore per Dio, per la Chiesa dei poveri dove i cristiani amano la povertà e la carità. Un amore per tutte le persone che hanno bisogno. Il messaggio che ci lascia è che la chiesa è composta di persone diverse che hanno ritmi diversi e che condividono la comunione dentro il rispetto e il dialogo. Si cerca il bene degli altri e insieme si cammina guardando il volto di Cristo che illumina e guida”.
San Michele oggi ha ritrovato il suo prete, il suo educatore, il suo Marco che per tanti anni aveva animato l’oratorio San Filippo. Sulle note di "Signore delle cime" si è conclusa la cerimonia funebre per lasciare il posto ai saluti dei tanti amici. “Se un giorno ci rincontreremo, – ha detto Franco e con lui tanti altri, – la prima cosa che ti dirò sarà ancora Grazie!”
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