Regione: riforma del trasporto pubblico licenziata in commissione

Territorio diviso in cinque bacini, governati da altrettante agenzie. Il Pd: elementi positivi, ma la legge non convince

trenoÈ stata approvata ieri nel tardo pomeriggio in commissione Territorio e mobilità del Consiglio regionale la legge di riforma del trasporto pubblico locale. Le maggiori novità sono la creazione di cinque agenzie formate dagli enti locali all’interno di altrettanti bacini del trasporto regionale all’interno dei quali i servizi saranno gestiti uniformemente. Il Pd, dopo aver ottenuto l’approvazione di alcuni emendamenti qualificanti si è astenuto.
Il nostro progetto – spiegano i consiglieri regionali del Pd Luca Gaffuri e Stefano Tosi – prevedeva una ripartizione in tre grandi bacini, con agenzie più forti e autonome, con maggior capacità di programmazione. Tuttavia la legge licenziata ieri, anche grazie all’accoglimento di nostre proposte di modifica, va nella direzione da noi condivisa, seppure con troppe limitazioni. Un buon passo in avanti è stata la riduzione dei bacini da sette a cinque, con l’accorpamento delle province di Varese, Lecco, Como e Sondrio da un lato, di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia dall’altra. Non è stata condivisa dall’assessore e dalla maggioranza la nostra proposta di arrivare a tre. Sono rimaste quindi da sole Bergamo, che noi chiedevamo di accorpare all’area montana, e Brescia, che avremmo voluto aggregare con il bacino, il quinto, di Cremona e Mantova”.
Altri aspetti positivi – aggiungono gli esponenti del Pd – sono che le aziende avranno l’obbligo di rispondere ai reclami dei cittadini entro trenta giorni e che le stazioni ferroviarie dovranno diventare luoghi di riferimento della mobilità sostenibile con lo scambio ferro – gomma – ciclabili – mezzo privato. Dovranno prevedere, insomma, l’intermodalità, e in un prossimo futuro anche le biglietterie potranno essere unificate”.
I punti non condivisi dal PD, oltre a quanto detto sopra, sono invece, tra gli altri, il mancato riconoscimento della futura area metropolitana e la limitazione delle competenze delle agenzie alla sola gomma, mentre i consiglieri democratici avevano chiesto che nel programma di bacino rientrasse anche il servizio ferroviario.
Il provvedimento andrà in Consiglio il 27 e il Pd ripresenterà gli emendamenti che la maggioranza ha ieri respinto.
“L’obiettivo del Pd – concludono Gaffuri e Tosi – è ottenere una vera legge di riforma del trasporto pubblico locale che incentivi sempre più la mobilità sostenibile e che cambi il modello di sviluppo che la Regione ha promosso negli ultimi due decenni”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Marzo 2012
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