Varese “va in buca” a livello europeo

Tra il 27 e il 30 giugno il campo di Luvinate ospiterà una tappa dell'European Challenge Tour, passaggio obbligato per i campioni di questa disciplina. La Provincia affianca il club presieduto da Toto Bulgheroni

L’appuntamento è ancora un po’ lontano nel tempo – andrà in scena tra il 27 e il 30 giugno prossimi – ma la sua portata è tale da iniziare a parlarne fin da ora. A Varese, a Luvinate per la precisione, sta per sbarcare il grande golf internazionale e non per una esibizione o un appuntamento promozionale bensì per un torneo che si posizionerà tra i più importanti d’Italia.
Il Golf Club presieduto da Toto Bulgheroni, icona sportiva ed economica della Città Giardino, ospiterà infatti una tappa dell’European Challenge Tour, il circuito golfistico che si pone subito al di sotto dell’European Tour di cui fanno parte tutti i tornei più importanti come, per il nostro Paese, gli Open d’Italia e quelli di Sicilia. Il Challenge è comunque aperto a giocatori professionisti di alto livello tanto che non è inconsueto trovare tra gli iscritti campioni capaci di primeggiare in carriera anche in alcuni Open; ai nastri di partenza ci saranno 156 atleti tra cui un buon drappello di italiani che cercheranno di tenere alta la nostra scuola e sperano di seguire l’avventura "al piano di sopra" di star come Manassero o i fratelli Molinari. Uno di questi, Edoardo, ha tra l’altro vinto la classifica del Challenge Tour nel 2009.
«Già in passato Varese ha ospitato qualche appuntamento internazionali – ha ricordato Bulgheroni in sede di presentazione – ma con questo Challenge il nostro circolo farà un ulteriore passo avanti. Purtroppo il nostro campo, per motivi di spazio, non può ospitare l’European Tour ma già con il torneo di giugno intendiamo dimostrare le capacità organizzative del club oltre a promuovere il percorso di Luvinate. Il nostro obiettivo è ospitare le gare massime per quello che ci consente il campo». Diciotto buche, quelle varesine, famose per essere tra le più belle e difficili d’Italia (foto in alto: la splendida "buca 10" che guarda al lago) con pendii naturali e accorgimenti tecnici che ne compensano la minore lunghezza rispetto ai percorsi più moderni. Non a caso a Luvinate non è raro vedere in campo alcuni dei migliori giocatori italiani che scelgono questi green per allenarsi: oggi per esempio è toccato a Molteni, Crespi e Tadini («sono nato e cresciuto qui: disputare un Challenge in casa è fantastico anche se per vincere bisognerà giocare alla grande») che a giugno saranno tra i protagonisti del torneo.
Nella decisione di ospitare un Challenge all’ombra del Sacro Monte ha inciso la determinazione della Provincia di Varese che darà anche il nome all’appuntamento; non a caso che a battezzare l’evento sia giunto a Luvinate il presidente Dario Galli accompagnato dalla responsabile dell’Agenzia del Turismo, Paola Della Chiesa.
«Dopo la giornata con Manassero (foto a lato) lo scorso anno (quando il campione veronese pareggiò il record del campo detenuto dal suo allenatore Alberto Binaghi ndr) arriva un evento che serve a lanciare definitivamente il nostro territorio nel mondo del grande golf» ha sottolineato Galli – Campi così belli ce ne sono pochi, il contesto storico-ambientale è al top e a livello organizzativo non ci sono dubbi sulle capacità dei dirigenti. Per questo ritengo che sia giunta l’ora di aspitare un evento internazionale, il primo di un cammino che ci auguriamo molto lungo».
Un appuntamento "benedetto" anche da tutto un settore, quello del turismo di alto livello, che nel golf sta già investendo come ha ricordato Della Chiesa. «Oltre al mio voglio riportare l’entusiasmo di Federalberghi e del presidente Brovelli: l’arrivo in provincia di un grande evento è una cassa di risonanza in grado di rilanciare anche le offerte che già ci sono e funzionano. Abbiamo scelto di puntare su discipline "green", parola che non è solo un vocabolo del golf ma che inquadra una serie di sport sostenibili a livello ambientale».
A presentare la parte agonistica del Challenge varesino è invece intervenuto Alessandro Rogato, direttore organizzativo che da giocatore riuscì a vincere un torneo "Vecchio Monastero" a Luvinate superando Binaghi, allora "star" locale. «Questo rimane uno dei percorsi migliori d’Italia sia dal punto di vista tecnico sia paesaggistico e a mio parere, con qualche accorgimento, potrebbe anche puntare a ospitare l’European Tour. Quello di Varese sarà uno dei tre tornei Challenge nazionali e qui arriveranno giocatori di primo piano: è sbagliato accostare questi appuntamenti a una sorta di "Serie B" perché comunque tra i partecipanti ci sono sempre campioni capaci di vincere anche a livello Open. E da qui passano anche i fenomeni del futuro, perché trionfare nei Challenge è la via per salire nell’Olimpo di questo sport».
L’augurio finale è che un italiano possa essere tra i grandi protagonisti sulle 18 buche di Luvinate: le qualità ci sono anche se la concorrenza è tosta e in ogni caso lo spettacolo è assicurato così come la presenza delle telecamere di Sky, pronta a rilanciare le suggestioni di un percorso che sa fondere in uno sguardo lago, montagna, storia e grande sport.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Marzo 2012
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