Cimberio a fine corsa tra gli applausi del pubblico

Finisce qui il campionato della Cimberio, dopo una gara 4 dei quarti di finale che mette in luce il troppo divario tra i biancorossi e i campioni d’Italia. Quello che non è mancato alla squadra di Recalcati è l’orgoglio, perché nel 75-91 non si può leggere il modo con cui Varese è stata in campo, guadagnandosi così l’applauso dei suoi tifosi. Un’annotazione questa che è un dato di fatto e non un contentino: se la vittoria di lunedì è infatti stato il capolavoro di questa serie, il match di questa notte ha ribadito una volta per tutte che Varese ha meritato comunque di scendere in campo nei playoff.
La partita è stata segnata in negativo soprattutto da due situazioni: le percentuali al tiro che hanno premiato gli ospiti nonostante una buona prova da parte di Varese (62% per il Montepaschi, 46% per i biancorossi) e l’assenza di fatto di due pedine chiave come Kangur e Stipcevic nelle fila dei locali. Zero punti in due è il “non bottino” fatto segnare dalla coppia estone-croata, marcata sì alla grande dalla difesa verde ma pure incapace di creare qualsiasi cosa con il pallone in mano. Varese ha così dovuto fare leva sulla vena offensiva di Diawara e Goss (46 punti totali) e sul solito impegno di Fajardo, ma per piegare di nuovo Siena sarebbe servita la prova totale di lunedì, forse però irripetibile.
Va così in archivio una stagione con meno alti e bassi di quella scorsa e con risultati simili: un consuntivo comunque positivo su cui costruire il futuro. Se ci sarà ancora Recalcati in panchina lo sapremo presto ma al momento sembra un’ipotesi difficile: se fosse al passo d’addio andrebbe ancora una volta ringraziato per questi due anni. Ma questo è appunto il tema del domani: per ora ci fermiamo al grande applauso tributato dal PalaWhirlpool che ha compreso l’impossibilità di andare a gara 5 e omaggiato una Cimberio che ha mostrato quel coraggio che le si chiedeva.

COLPO D’OCCHIO – Rumore e colore nel pre-gara di Masnago dove le trombette riempiono l’aria e un telo biancorosso scende a coprire la Curva Nord. Pubblico più numeroso rispetto a lunedì (il dato è simile), pur con alcuni vuoti; una decina appena i sostenitori ospiti. In parterre anche grandi del passato locali come Ossola o avversari come Riva; in tribuna anche diversi calciatori del Varese in un bell’atto di buon vicinato (De Luca, Nadarevic, Terlizzi).

PALLA A DUE – Come si pensava alla vigilia, Pianigiani richiama in squadra (e in quintetto) Bootsy Thornton al posto di Moss. Il resto ricalca a grandi linee gara 2, con Talts pivot titolare per Recalcati mentre Stipcevic e Goss sono le guardie. C’è comunque anche Rannikko, mentre Weeden resta in borghese.

LA PARTITA – Varese ruggisce all’ingresso in campo e quando Diawara e Talts colpiscono da fuori il punteggio a favore della Cimberio si gonfia (10-4) nonostante Andersen. A ricucire lo strappo in un amen sono due errori al tiro e l’accelerata di McCalebb (10-12). Recalcati si affida a Fajardo su cui Andersen commette due falli, non prima di rispondere al canestro di Goss. Siena però spinge e allunga sul +8 fino a una tripla di Diawara che ridà coraggio ai biancorossi. purtroppo però un errore di Kangur e la bomba di McCalebb in transizione chiudono male un periodo che finisce 21-28.
Si riparte con Zisis in guardia feroce su Stipcevic e con una tripla fortunosa di Siena dopo una palla quasi persa che vale il +10. Il solito Diawara fa poker dall’arco e risveglia il palazzetto e Goss, autore del 28-33. Rientra Talts ma è subito terzo fallo ingenuo in un momento in cui le difese brillano (bravo Garri); a farle saltare ci pensa però Rannikko che costringe Pianigiani al timeout (31-36). Il primo flash di Kaukenas risponde al finnico e tiene la Montepaschi saldamente avanti perché l’attacco varesino smette di produrre. Recalcati si arrabbia a ragione anche con gli arbitri quando permettono a Carraretto di “roncolare” Diawara, altra azione che propizia la fuga dei verdi limitata da Fajardo allo scadere (35-45).
Al rientro però le cose si fanno complicate: Siena fiuta che il momento è propizio e allunga con Thornton, Andersen e un’altra bomba di McCalebb, tutt’altro che uno specialista (39-53). Goss e Diawara sono gli unici terminali offensivi di Varese ma l’australiano di Pianigiani prosegue a sciorinare un gran basket, punendo i cambi difensivi. Il colpo di grazia arriva da Aradori, autore di due triple in un momento di confusione sul campo: canestri con cui i biancorossi precipitano a -21. Le fortune di Varese passano dalle mani dello spiritato Goss che a costo di giocare da solo riporta i biancorossi a un distacco accettabile che però Andersen corregge sulla sirena (51-68).

IL FINALE – Il pubblico che sul finale del terzo quarto si è alzato tutto in piedi per dare l’ultima spinta alla Cimberio ci crede ancora ma la Montepaschi non concede nulla. Addirittura è difficile per i ragazzi di Recalcati tenere i venti punti di differenza che Kaukenas fa saltare dopo una tripla di Goss. Varese però si aggrappa proprio al “ventello” e lo utilizza come ultima trincea da cui è vietato arretrare: Diawara e Fajardo sono ancora in grado di fare canestro e aggiustano il punteggio per quanto possibile. L’omaggio finale del pubblico inizia a 3′ dalla fine quando la curva mette nel juke boxe i cori per tutti i giocatori di Recalcati, i quali in campo chiudono con un’impennata di orgoglio che vale il 75-91 firmato dalla tripla allo scadere del “baby” Bertoglio. Un premio anche per lui, che si è impegnato tutto l’anno con i titolari per rendere gli allenamenti più efficaci. Applausi (tanti) e sipario; e tutto sommato è giusto così.

IL TABELLINO