Vecchia fabbrica Cantoni, via alla demolizione
Nella giornata di mercoledì ruspe in azione per abbattere l'ultimo resto della vecchia fabbrica, i cui ponteggi da anni limitavano lo (stretto) marciapiedi. Lì sorgeranno palazzi e una torre
Ruspe in azione nel centro di Gallarate nella giornata di mercoledì: è iniziata la demolizione dell’ultima parte rimasta (la palazzina uffici) della vecchia fabbrica tessile Cantoni, tra via Cantoni e via Magenta. Il punto era purtroppo noto ai pedoni che passavano nella zona: ormai da lustri il (già stretto) marciapiedi era in gran parte inagibile a causa di un ponteggio che impediva il crollo di calcinacci dalla palazzina ormai semi-pericolante, ormai ridotto ad un rudere assediato dalle piante.
Marciapiede sgombro, dunque, in attesa dell’avvio del nuovo intervento edilizio: approvato nella sua versione definitiva nel 2010 dalla maggioranza di centrodestra, il progetto prevede un palazzo affacciato sulla strada e, all’interno dell’isolato, una torre alta 70 metri (a questo link, i render del progetto). Il progetto è uno di quelli che sono già stati autorizzati da tempo e che man mano saranno messi in cantiere.
La fabbrica Cantoni era uno dei più grandi opifici della zona: era solo una delle tante sedi produttive della famiglia Cantoni, tra i maggiori industriali tessili dell’Alto Milanese e tra i maggiori commercianti di cotone d’Italia, ben introdotti sui mercati stranieri fin dalla seconda metà dell’Ottocento. L’unica parte rimasta della fabbrica – chiusa definitivamente negli anni Ottanta – è quella inglobata nell’Istituto Professionale Falcone, affacciata su via Matteotti. Tra i simboli dell’antico opificio, la ciminiera abbattuta nel 2007 e al centro di un piccolo "giallo" dell’urbanistica gallaratese.
Guarda anche: Addio Cantoni – la galleria fotografica della ciminiera abbattuta nel 2007
Rettifica: la versione iniziale di questo articolo riportava l’indicazione di "una torre di 70 piani", anziché "70 metri". Ci scusiamo per l’errore, segnalato da alcuni lettori
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.