Da Singapore a Busto Arsizio per “imparare l’Italian Style”
Una delegazione di imprenditori di Singapore ha effettuato un "viaggio studio" in Italia per scoprire l'importanza dell'innovazione dei distretti, come Varese Moda e il Polo TexSport
Sono in viaggio per l’Italia dall’8 settembre e come ultima tappa del loro viaggio hanno scelto proprio Busto Arsizio. Ma anche se si muovono con un bus giallo, non si tratta di turisti. Stiamo parlando della delegazione di imprenditori di Singapore in Italia nell’ambito di una “study mission” per far decollare il settore manifatturiero della città-stato asiatica. Singapore, infatti, con un PIL che cresce al ritmo del 4,9% all’anno e un ricchezza pro capite pari a 61mila dollari (circa il doppio di quella italiana, ndr) ha deciso di iniziare a puntare sul manifatturiero e, per farlo, sta raccogliendo le migliori esperienze del Bel Paese. «Abbiamo bravissimi designer e artisti a Singapore -spiega Sue Tai, rappresentante dell’agenzia governativa "Spring" il cui compito è quello di far crescere le imprese- ma questi ragazzi spesso non riescono neanche ad avviare la loro impresa». Per questo, nel viaggio che ha portato la delegazione nei distretti più importanti d’Italia, l’intento è quello di «conoscere il modello italiano» animato da «piccole e medie imprese estremamente creative», precisa Sue Tai. Ma oltre alla creatività è anche il sistema delle camere di commercio ad aver impressionato i delegati per «l’aiuto che danno alle imprese». Ed è proprio la rappresentante della Camera di Commercio Italiana a Singapore, Raffaella Orsini, a spiegare che «con questa missione vogliamo anche vedere come sia possibile impostare centri servizi a Singapore» con l’ambizioso obiettivo di «aiutare i giovani talenti ad emergere».
L’attenzione del viaggio è anche rivolta alle scuole di moda per «valutare la possibilità di avviare programmi condivisi e collaborazioni». Non è infatti un caso che circa la metà dei delegati asiatici arrivi da scuole di moda e proprio in virtù di questo il prossimo passo della partnership potrebbe essere quello di «portare in Italia alcuni nostri studenti per periodi di formazione».
Ma anche l’Italia, da questi contatti, potrà avere numerosi vantaggi. Ne è certo Mauro Temperelli, Direttore Generale della Camera di Commercio di Varese, che vede negli scambi «una possibilità per i nostri imprenditori di porre le basi in Asia». Singapore ha infatti una posizione strategica nell’area che non solo «potrebbe essere un ponte per l’intero continente» ma anche «un modo per uscire dalla crisi tramite le eccellenze dei distretti italiani». Non è un caso, infatti, che l’incontro sia avvenuto all’interno del polo di MalpensaFiere, dove ha il suo show room il network di Varese Moda, visitato dalla delegazione al termine dei suoi lavori. E’ proprio grazie all’opera dei distretti che è possibile «unire lo stile italiano alla ricerca tecnologica», stimolando così le attenzioni dell’estero. Temperelli cita, ad esempio, il Polo Tex Sport con le sue innovazioni a testimonianza che per sopravvivere alla crisi «è necessario inserirsi nelle nicchie e specializzarsi».
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