Varese – Verona, “il primo crocevia della stagione”

Mister Fabrizio Castori lo definisce «Il primo spartiacque della stagione, che non darà verdetti definitivi ma che ha già la sua importanza». Basterebbe questa frase per inquadrare la partitissima che vedrà di fronte Varese ed Hellas Verona alle 20,45 del martedì, per un turno infrasettimanale al sapore di partitissima. «Insieme al Sassuolo, che prova da anni a salire in A, il Verona è a mio avviso la grande favorita per la promozione diretta – prosegue Castori – e credo che ci tenga a fare bene a Varese. Per questo penso che Mandorlini schiererà una squadra al massimo delle proprie potenzialità, ma d’altro campo anche noi vogliamo il miglior risultato possibile».

FIATO SOSPESO PER EBAGUA – Senza Neto Pereira, ancora costretto all’infermeria, l’attacco del Varese attende con ansia la decisione per quanto riguarda Giulio Ebagua. Il cannoniere nigeriano, già a quota 3 in classifica marcatori, ha subito una contrattura nel secondo tempo di Castellammare e il suo eventuale impiego verrà deciso solo nelle ore antecedenti al match. C’è di buono che Ebagua, dopo aver svolto alcuni esami, ha preso parte a uno scampolo dell’allenamento di rifinitura sul sintetico di Masnago, provando i movimenti durante la partitella interna alla squadra. Un passo avanti rispetto a domenica che però non risolve i dubbi. «Anzitutto c’è da essere contenti che Giulio non si sia stirato – dice Castori che prova a confondere le acque – Lui, come Nadarevic, non sarà comunque al meglio quindi attenderò prima di decidere. C’è un giorno intero da qui alla partita, mi prendo tutto il tempo necessario». Se l’ex granata non dovesse farcela, è pronto il tandem Eusepi-Momenté che ha confezionato il gol del 2-1 contro la Juve Stabia. «E c’è anche Martinetti – ricorda Castori – che a Castellammare non ho schierato perchè avevo più bisogno delle caratteristiche di Momenté ma che è un altro giocatore che completa il nostro reparto avanzato, che considero completo e valido» chiude il tecnico biancorosso.

TANTE CONFERME – L’undici iniziale del Varese non si dovrebbe discostare molto con quello schierato al "Menti" sabato scorso. Daniele Corti è apparso in ripresa dopo un periodo di appannamento dovuto a un affaticamento muscolare («ma ora – spiega Castori – sembra aver risolto il problema e dopo la partita di sabato non ha avuto problemi») e affiancherà Kone in mediana. Sull’ala sinistra bisognerà capire la disponibilità di Nadarevic che potrebbe giocare al posto di Kink mentre anche in difesa dovrebbe rientrare dall’inizio Troest, provato a lungo accanto a Carrozzieri durante la rifinitura. Per quanto riguarda il Verona costruito da Sean Sogliano (l’ex direttore biancorosso è solo uno dei tanti ex in campo e fuori), qui potete leggere il punto della situazione scaligera.

IL RUOLINO DI MARCIA – Al termine della rifinitura Castori si è soffermato anche sui numeri di questa prima parte di campionato: due gol segnati a partita e un record di quattro vittorie e un pareggio in cinque giornate. «Una partenza così non l’avevo mai fatta, però a Cesena il filotto di vittorie durò sei partite dopo un avvio difficile, segnato da tre sconfitte. Quell’anno arrivammo ai playoff ma anche nel difficile inizio avevo la certezza che la squadra sarebbe decollata. Credo infatti sia importante non farsi fuorviare dal risultato quando si valuta una prestazione – prosegue il tecnico – Secondo me infatti anche con il Bari abbiamo disputato una grande partita, al pari di quanto fatto con la Juve Stabia».

LO SPAURACCHIO – Il Verona dalla rosa amplia e di talento ha al centro del proprio schieramento un uomo che, non lo diciamo noi ma Castori, «non c’entra niente con la Serie B ma è un giocatore che ha tutto per fare bene anche in A». Parliamo di Emil Hallfredsson, l’islandese che in gialloblu è un idolo e che ha già dimostrato in tante occasioni il proprio valore. «Ha forza fisica, piedi buoni e visione di gioco» prosegue Castori, davvero ammaliato dalle qualità del numero 10 dell’Hellas che tra l’altro Mandorlini può utilizzare sia nel pacchetto del centrocampo, sia nel tridente offensivo.
Hallfredsson, è vero, non segna molto, ma è davvero il cervello in grado di ispirare Cacia e compagni in fase d’attacco: limitare lui significa rallentare tutta l’azione veronese.

Varese – H. Verona (Probabili formazioni)

Varese (4-4-2): Bressan; Pucino, Troest, Carrozzieri, Grillo; Zecchin, Corti, Kone, Kink (Nadarevic); Momenté (Ebagua), Eusepi. All. Castori.
H. Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Maietta, Moras, Abbate; Laner, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Bojinov (Martinho). All. Mandorlini. 
Arbitro: Baracani di Firenze (Chiocchi e Vicinanza – IV° uomo Pairetto).