Due licenziamenti in Amsc. I lavoratori si riuniscono ai cancelli
Tagli del personale a causa dello stato di crisi dell'azienda. "Hanno mandato una lettera e non hanno mai discusso con i lavoratori le regole"
Amsc ha licenziato nella giornata di oggi due dipendenti, per motivi economici: i due lavoratori coinvolti hanno ricevuto la comunicazione per lettera e i loro colleghi hanno immediatamente convocato una manifestazione spontanea davanti ai cancelli dell’azienda, in via Aleardi a Madonna in Campagna. I due licenziati avevano ruoli responsabili (coordinatore squadre di manutenzione rete gas/acqua e responsabile servizi comuni e generali), hanno 46 e 58 anni.
«Non hanno mai discusso con noi di licenziamenti, nè della possibilità di riorganizzazione del lavoro» accusa la Rappresentanza Sindacale Unitaria, formata da Alessio Arbore, Armando Bottelli, Antonio Monsurrò, Claudio Piran e Mauro Colombo. I licenziamenti sono stati fatti sulla base dell’articolo 40 della legge 40/2012 (legge Fornero), per "giustificato motivo oggettivo". Motivi economici, come scritto chiaro e tondo nella lettera di licenziamento: "La società infatti è caratterizzata da una condizione di inadeguatezza gestionale ed amministrativa e di crisi di natura economico e finanziaria che impongono l’adozione di un riequilibrio di costi e ricavi", si legge nella comunicazione firmata dal nuovo direttore generale Filippo Agazzi. «Nelle lettere – continuano i rappresentanti Rsu – si dice che non c’è il modo di ricollocarli. Potrebbero essere impiegati in decine di altre mansioni, ma l’azienda dice di aver già valutato le possibilità. Con chi? Quali altre possibilità?». I lavoratori ricordano che l’azienda da un lato dovrà cedere altri rami d’azienda per effetto di nuove normative sui servizi pubblici, ma dall’altro stava avviando (come ha spiegato anche il presidente Sergio Praderio) una ri-acquisizione in house di servizi oggi esternalizzati. «Siamo coscienti che la situazione economica è disastrosa. Ma un ruolo ce lo vogliono dare o dobbiamo solo subire le decisioni? Minimo dovrebbero convocarci». La Rsu dice di aver appreso dei licenziamenti solo oggi e di aver avuto un colloquio con il direttore solo perchè la stessa Rsu si è presentata alla porta.
Il presidio è stato organizzato oggi pomeriggio in gran fretta, subito dopo pranzo, appena giunta la notizia dei licenziamenti. I lavoratori si preparano ad ulteriori passi, tra le file qualcuno ha pensato anche di farsi vedere in occasione delle giornate inaugurali di Duemilalibri, in centro città. Per ora, in ogni caso, l’unico passo ufficiale è previsto per lunedì mattina: alle 11 un’assemblea di tutti i dipendenti, per valutare la situazione. «Se l’azienda non torna indietro, credo che valuteremo azioni ben più determinate, di fronte ai posti di lavoro a rischio».
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