Sea: “Sulle demolizioni seguiamo un protocollo d’intesa”
Dopo la movimentazione sul territorio per l’accordo sulle demolizione degli edifici delocalizzati è la società di gestione dell’aeroporto ad intervenire con una nota per chiarire, dal suo punto di vista, i contorni della vicenda
Dopo la movimentazione sul territorio per l’accordo sulle demolizione degli edifici delocalizzati che si trovano nell’area intorno a Malpensa, è Sea, la società di gestione dell’aeroporto, ad intervenire con una nota per chiarire, dal suo punto di vista, i contorni della vicenda.
Lo fa specificando innanzitutto che l’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro per le demolizioni degli edifici delocalizzati per Malpensa 2000 è di competenza dello Stato e delle sue articolazioni locali, non della società milanese. Ma “data la crescente scarsità di fondi pubblici, è stato chiesto a SEA se fosse stato possibile un suo intervento per la soluzione del problema”.
A questo punto la società spiega:
La soluzione è prevista nello Schema di Protocollo di Intesa messo a punto con Regione Lombardia e i 3 Comuni del sedime di Malpensa coinvolti nelle delocalizzazioni.
La società, inoltre, prosegue spiegando che
Infatti, la competenza sull’approvazione della VIA appartiene al Governo e non agli enti locali che, nell’ambito della procedura avviata presso il Ministero dell’Ambiente, hanno già espresso i propri pareri e le proprie osservazioni, peraltro assolutamente critici, in particolare riguardo alla realizzazione della Terza Pista.
Ciò nonostante SEA si è comunque resa disponibile – come scritto nello Schema di Protocollo di Intesa – a vagliare insieme ai soggetti interessati soluzioni diverse, per quanto improbabili in ragione delle ridotte disponibilità finanziarie del gestore, per un suo intervento anche nel caso di condizioni ostative derivanti da “ragioni da ricondurre a soggetti terzi”. Dunque, la funzione dello Schema di Protocollo d’Intesa, delle interlocuzioni che lo hanno preceduto così come di quelle che avverranno nel corso della sua attuazione è stata quella di tentare di conciliare responsabilità, interessi e punti di vista diversi per trovare una soluzione percorribile a un problema oggettivo e rilevante di parte del territorio interessato dalla presenza dell’Aeroporto”.
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