Consumatori pessimisti su economia e futuro

Consumatori pessimisti come non mai. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, l’indice che documenta ogni mese il clima di fiducia nel nostro paese ha rilevato un nuovo minimo storico. L’indicatore su cui si basa l’istituto di statistica per valutare l’ottimismo o pessimismo dei cittadini riguardo la situazione economica prende in considerazione una serie di risposte: giudizi sul contesto, aspettative sulla disoccupazione, attese sulla situazione economica della famiglia, opportunità attuale e possibilità future del risparmio o di investimetno. L’analisi mostra flessioni sia per quanto riguarda il "clima personale" (da 90,7 a 89,3), sia, in misura più lieve, per quanto riguarda il "clima economico generale" (da 72,9 a 72,7). Diminuiscono inoltre l’indicatore del clima corrente (da 91,4 a 90,9) e quello riferito alla situazione futura (da 78,0 a 77,1). Peggiorano poi i giudizi e le aspettative sulla situazione economica dell’Italia (da -133 a -135 e da -60 a -61 i relativi saldi) e aumentano le attese sulla disoccupazione (da 104 a 106 il saldo). Anche le opinioni e le attese sulla situazione economica della famiglia peggiorano (da -74 a -79 e da -33 a-38 i rispettivi saldi) mentre il saldo dei giudizi sul bilancio familiare diminuisce (da -29 a -33). I giudizi sulle opportunità attuali di risparmio sono in peggioramento (da 136 a 130), mentre le possibilità future risultano stabili (-92). I pareri sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli invece segnano un miglioramento (da -110 a -106 il saldo). A livello territoriale, il clima di fiducia aumenta lievemente nel Nord-ovest, mentre diminuisce nel Nord-est, al Centro e nel Mezzogiorno.

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