In India 150 peluches donati dai bambini campionesi

Continua la missione di Zia Fausta, missionaria in India dove ai bambini è stato fatto dono dei 150 peluches raccolti tra i piccoli che frequentano la scuola dell’Infanzia di Campione d’Italia

“Un ballo per la vita” al Casinò Campione d’Italia, in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, è l’annuale manifestazione benefica che alimenta l’attività di Fausta De Martini – “zia Fausta” – nel subcontinente indiano. Ma nel tempo ha irradiato di più: un positivo contagio per cui anche a cavallo delle trascorse Feste zia Fausta (ma in India tanti bambini ormai la chamano “Mamy”) è tornata in terra di missione portando con sé una campionese, Sandra, che è diventata testimone degli investimenti di “Un ballo per la vita” in oltre vent’anni di impegno sociale e lavoro infaticabile. Per
quanto siano generosi i suoi amici, qualche cosa di miracoloso c’è non soltanto in quello che Fausta De Martini ha realizzato, ma soprattutto nella concretezza con la quale anche questa volta ha portato aiuto. Un sostegno tangibile, concreto, assicura dall’India suor Bertilla che non esita a darne merito a zia Fausta, cominciando da Shantinagar, il suo “primo amore” missionario. Vi ha fatto costruire uno studentato che accoglie 120 tra bambine e bambini poveri, un salone polivalente per la scuola di cui ha fatto pavimentare il cortile e costruire un dispensario nel quale adesso, grazie anche a Sandra, è stata attrezzata una sala operatoria destinata alla cura di donne affette da Aids o dalle gravi malattie polmonari endemiche in una zona rurale poverissima. Come Vinuconda, seconda base di zia Fausta: al suo apporto si devono la costruzione del convento per le suore e degli alloggi per lo staff di laici, le une e gli altri addetti all’ospedale locale, e da ultimo uno studentato per le giovani che risiedono molto lontano dalla missione,qui ai bambini è stato fatto dono dei 150 peluches raccolti tra i piccoli che
frequentano la scuola dell’Infanzia di Campione d’Italia
. Poi c’è Cudappa: con l’aiuto di zia Fausta vi è sorta prima una casa dove cinquanta ragazze sono affrancate dall’analfabetismo e quando è diventata necessaria una sala polivalente ed è stato sollecitato un campo sportivo lei non ha esitato a completare l’opera. Così come a Halia, località sperduta nella foresta: serviva un salone per la scuola, i servizi igienici erano da rifare. Fatto. Infine Athani, non meno cara a zia Fausta di Shantinagar, anche perché da ogni visita si torna spiritualmente arricchiti, umanamente gratificati, incentivati a continuare, a fare ancora di più. Ed è un obiettivo di cui rende partecipi gli amici di una grande donna che non si può lasciare sola ad arginare miseria e malattie. Ad Athani ha fatto costruire un convento e una casa dove 25 bambine cieche, emarginate dalle loro stesse famiglie, possono crescere dignitosamente (e
ha dotato la missione, lontana da luoghi abitati, di un veicolo adeguato alle necessità). Sono i sorrisi che l’accolgono, le danze rituali con le quali viene ricevuta, a ripagare zia Fausta passo dopo passo, dono dopo dono. Anche questa volta non c’è stata richiesta che sia rimasta senza un contributo:
dall’India la missione di zia Fausta continua.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Gennaio 2013
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