La miglior difesa all’attacco

Varese festeggia con il "Franco tirarore", Busto replica con un Polverini "alla Vialli": quando la retroguardia impara dai centravanti e va in gol

(d. f.) Evitare i gol è un’arte: bisogna conoscere le abitudini degli attaccanti, le loro movenze, capire le scelte di tempo tipiche dei bomber. Capacità che piano piano certi difensori riescono a fare proprie e a sciorinare quando sono loro a spingersi dalla parte opposta del campo. Capita così che nel giro di pochi minuti (perché anche i Tigrotti hanno giocato sabato) siano proprio due alfieri della retroguardia a regalare a Varese e Pro Patria reti pesantissime nelle rispettive partite. Con Franco e Polverini il Pagellone celebra anche un giovanissimo arciere varesotto che promette di avere una carriera da "grande" ma anche altri personaggi che nel bene o nel male hanno caratterizzato il weekend sportivo.

Pagellone numero 108 del 4 febbraio 2013

Michele Franco 8 – È quasi impossibile, per le regole che ci siamo auto-imposti, finire in cima al Pagellone dopo meno di una partita intera. Però questa volta facciamo volentieri uno strappo alla regola perché vogliamo premiare il difensore appena giunto al Varese e – in suo nome – tutta la pattuglia dei nuovi acquisti che alla prima uscita a Masnago hanno fatto davvero bene. Michele in particolare, è stato scaraventato sul campo all’improvviso e ha subito confermato la fama di "difensore goleador", anzi di… "Franco tiratore". Due anni fa realizzò sette reti, ma era in C1 e con la maglia del Como quindi tendiamo a dimenticarcene: ora potrà provare a ripetersi in biancorosso.

Luca Maran 7,5 – Cari amici sportivi varesini, è ora di iniziare a imparare questo nome (il cognome, per altro, dovrebbe già essere ben noto per motivi calcistici…). Dietro a uno sguardo timido e agli occhiali sottili il ragazzo tesserato per gli Arcieri Varese nasconde una mira infallibile: a vent’anni ha già messo in fila il resto del mondo tra i suoi coetanei e ora ha iniziato a battere anche i mostri sacri. A Rimini – finali nazionali indoor – le sue frecce hanno "punto" Marco Galiazzo, uno abituato a mettersi al collo medaglie olimpiche. Il futuro è già adesso.

Dario Polverini 7 – Il voto al difensore tigrotto non è solo per il rendimento nella gara contro il Castiglione (per altro ha fatto appieno il proprio dovere in mezzo alla retroguardia) ma è soprattutto il premio per il gol realizzato. Non è infatti da tutti regalarsi una prodezza in rovesciata nella gara più importante della stagione, su un campo al limite della decenza e contro la difesa meno battuta tra tutti i campionati professionistici italiani. Il buon Dario ce l’ha fatta in bello stile, contribuendo alla vittoria della Pro a Castiglione e al relativo primato dei biancoblu.

Maria Nomikou 6 – In tutte le squadre di tutti gli sport c’è il giocatore un po’ "sfigato" che, per propri demeriti o vicissitudini dettate dalla sorte, non mette mai piede in campo e diventa la mascotte della tifoseria. La pazienza di Maria Nomikou, però, ha battuto ogni record: arrivata a Novara nell’estate 2011, è stata costretta da un cavillo burocratico a saltare l’intera stagione. Poi, dopo il passaggio a Villa Cortese, un fastidioso infortunio alla spalla l’ha di nuovo fatta fuori dai giochi. Sabato, finalmente, il suo momento è arrivato nell’amichevole con l’Azerrail: sostenuta dal suo pubblico sulle note di "Ohi Maria" degli Articolo 31, la giovane greca ha contribuito alla vittoria di un set con un efficace turno di battuta. Dovrà pagare da bere ai tifosi, ma le auguriamo che sia soltanto l’inizio!

Achille Polonara 5 – Quando il gioco si fa duro… le gambe di caucciù non possono bastare. Il ko della Cimberio a Siena non può e non deve essere imputato solo al giovane Achille (ci mancherebbe: in tanti hanno faticato anche tra gli americani…), ma forse il lungo biancorosso è quello che più di tutti può fare tesoro di quello che è successo. La Montepaschi gioca da Eurolega, con il randello in mano sotto canestro e l’arma della perfidia quando sfida al tiro chi viene ritenuto meno affidabile tra gli avversari. Così Polonara fatica nella tonnara d’area (zero rimbalzi, una coscia blu…) e va in tilt quando ha spazio da fuori (0/3 da 3 punti), latitando proprio nelle cose che Banchi si era prefissato di fargli sbagliare. Ma c’è subito una grande occasione per rifarsi.

Maurizio Zamparini 4 – Il patron di Vergiate ha riarmato la sua motosilurante per dare il benservito a Gian Piero Gasperini, ennesimo allenatore decapitato dal presidente del Palermo. Ma il nostro voto non va a sindacare sull’esonero (inutile, e forse questo avvicendamento è più sensato dei precedenti) quando su un mancato reintegro. Quello di Beppe Sannino, definito «il vero colpo di mercato del Palermo» dallo stesso Zampa nel corso dell’estate passata e non richiamato ora che la squadra sta affondando. Arriverà Malesani: vediamo cosa salterà fuori dallo scontro di due personalità simili. Forza Beppe.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Febbraio 2013
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