E Castori se la prese con l’arbitro

Il tecnico del Varese dopo il ko 2-1 a Vercelli ammette la prova poco positiva dei suoi, ma se la prende con la terna per alcune decisioni a suo dire sbagliate

Il Varese esce sconfitto dal “Silvio Piola”. Il finale della gara recita 2-1per una Pro Vercelli motivata contro un Varese deconcentrato e poco determinato. A decidere la gara tre reti giunte da palle inattive. Mister Fabrizio Castori non è contento della prestazione, ma parla anche di un arbitraggio poco positivo, soprattutto nell’occasione del gol annullato a Ferreira Pinto, fischio che, viste le immagini, danno ragione al fischietto Pasqua di Tivoli: «Una brutta sconfitta. Abbiamo subito dei gol evitabili, ci è stato negato un gol senza apparenti motivi e altre situazioni sono state gestite in maniera sbagliata dalla terna». Il Varese nel girone di ritorno mantiene il passo da zona retrocessione, aggiungendo un’altra sconfitta ad un periodo negativo, che in poche settimane ha portato i biancorossi dal quarto posto al settimo, uscendo dalla zona playoff, ma il tecnico biancorosso in sala stampa, ammettendo qualche ingenuità, afferma anche che la sconfitta, secondo lui, è troppo per il Varese: «Ci aspettavamo una Pro Vercelli agguerrita, ma alla fine paghiamo le disattenzioni sulle palle inattive e lo spazio che abbiamo concesso loro. Non mi è piaciuta molto la prestazione, qualche giocatore poteva fare meglio, ma la sconfitta secondo me è una punizione troppo severa perché in fin dei conti i bianchi non hanno fatto molto più di noi. Dispiace essere usciti dalla zona playoff, ma per fortuna il campionato non finisce oggi e dovremo ricaricare le pile per risalire la classifica».
 
L’allenatore della Pro Vercelli, Maurizio Braghin, evidenzia il fatto che la gara si è decisa su azioni di palla inattiva, ma è contento della prestazione della sua formazione e di non aver subito più di tanto gli attacchi del Varese. La vittoria della Pro è dedicata a un tifoso vercellese scomparso in settimana: «Abbiamo fatto una prestazione muscolare contro una squadra molto forte. È singolare anche il fatto che siamo andati in reti due volte su calci da fermo contro una formazione con queste caratteristiche fisiche. Per noi era importante vincere per continuare a giocare a testa alta fino alla fine. Mi è piaciuto molto lo spirito dei giocatori, che è mancato in molte altre occasioni. È stata una gara tirata, nella quale abbiamo sofferto il giusto e raccogliendo tre punti contro un Varese che ha fatto una buona prestazione. Dedico questa vittoria al tifoso storico Amedeo Rosa».
 
Pietro Tripoli era l’ex della partita, ma il suo apporto nella ripresa non è servito a far raggiungere il pari ai biancorossi: «È una partita difficile da commentare. Nel primo tempo hanno fatto  meglio loro, nella ripresa siamo usciti, ma avevamo contro una squadra che lotta per salvarsi ed era ovvio si chiudesse per difendere il risultato. Ci abbiamo messo del nostro facendo tanti piccoli errori negli episodi decisivi. Non so cosa sia successo nelle ultime settimane, magari subentra la paura di non arrivare, ma dobbiamo fare come sempre fatto. Con tante gare in pochi giorni magari c’è un po’ di stanchezza ma dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire per tornare in zona playoff».
 
Angelo Rea ha siglato la rete del momentaneo pareggio, ma ha anche la colpa di aver perso Borghese nell’occasione del raddoppio della Pro: «Il mio gol purtroppo è servito a poco. Per noi è stata una gara condizionata dalla rete presa a freddo, abbiamo cercato il  pari fino alla fine, ma la sfortuna oggi non ci ha aiutato. Siamo rammaricati, abbiamo fatto un buon secondo tempo, volevamo vincere anche per la gente arrivata qui in massa, in campo abbiamo messo tutto ma non è stato sufficiente. Non ho visto l’occasione del gol annullato, ma sembrava di giocare con la prima in classifica, ogni decisione era contro di noi. Mancata un po’ di attenzione, dobbiamo lavorare e migliorare per evitare di ripetere gli errori fatti oggi, soprattutto sulle palle inattive. Già da sabato dobbiamo prendere punti e poi nelle ultime partite cercare di fare il meglio possibile per poi fare i conti alla fine».
 

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Pubblicato il 16 Aprile 2013
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