Avellino-Vitucci, il matrimonio si avvicina

Il coach della Cimberio è prossimo ad accettare la proposta degli irpini: Varese chiederà un risarcimento importante. E in Campania non manca qualche mugugno per l'operazione

L’ufficialità non c’è ancora, e probabilmente non arriverà a breve, ma ora pare chiaro che sulla panchina della Cimberio che verrà non ci sarà più Frank Vitucci. Il coach veneziano ha la valigia in mano, direzione Avellino, e si appresta quindi a ripetere in senso inverso la strada già percorsa dodici mesi fa, in direzione nord. La proposta, tutt’altro che campata per aria, fatta dalla Pallacanestro Varese due giorni fa (prolungamento di contratto: tre anni a partire da oggi; certezza di lavorare insieme a Vescovi e Giofré) è stata evidentemente ritenuta inferiore rispetto all’offerta economica messa sul piatto dalla Sidigas. Un biennale ricco, abbinato a un budget da spendere sul mercato di entità importante. Se Vitucci ha scelto (e a Varese si aspetta la decisione definitiva), ora la palla passa nelle mani dei dirigenti biancorossi che dovranno valutare l’entità del buyout da chiedere al club campano: l’allenatore veneziano infatti aveva con Varese un contratto biennale senza possibilità di uscita al termine della prima stagione, e quindi chi lo vuole deve essere disposto a sborsare una cifra che toccherà a Vescovi stabilire e anche per questo probabilmente passerà qualche giorno prima che tutto venga definito nei dettagli. Per la verità Avellino ha spedito una prima proposta alla dirigenza biancorossa che non è stata ritenuta congrua e, anzi, è parsa decisamente lontana da quanto ci si aspetta per una trattativa di questo tipo. 
Di certo la mossa di Vitucci costringerà la Cimberio a rivoluzionare i piani: i primi nomi di possibili sostituti ci sono già (l’espertissimo Frates, il freschissimo Griccioli; nel mezzo c’è Calvani che sta giocando la finale scudetto con Roma e che tempo fa ebbe un contatto con Varese) ma questa è una partita tutta da giocare.
La mossa di Avellino tra l’altro, ha certamente l’effetto di galvanizzare i tifosi irpini che adorano il coach da loro soprannominato “il Sindaco”, ma non ha riscosso lo stesso entusiasmo tra gli addetti ai lavori. L’operazione Vitucci infatti costerà carissima tra ingaggio biennale, risarcimento a Varese (non sarà leggero, fanno capire da piazza Montegrappa) e buonuscita di Cesare Pancotto, giunto in Irpinia a stagione in corso, autore di un ottimo girone di ritorno e rinnovato poche settimane fa. E con tutti quei soldi la Scandone avrebbe potuto ingaggiare almeno un giocatore di altissimo livello. Inoltre qualcuno storce il naso per il fatto che esattamente un anno fa Vitucci ha compiuto l’operazione inversa: ha cioè firmato con Varese quando in biancoverde gli avevano dato garanzie tecniche ed economiche per proseguire il rapporto. E questo ritorno di fiamma dettato principalmente da un rilancio economico non fa esattamente… sobbalzare i cuori nel petto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2013
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