In Valcuvia il medico col busto di Hitler

Il caso del dottore con simpatie naziste arriva all'Ordine dei Medici, il cui presidente assicura piena luce sul rispetto delle regole deontologiche: "Se sarà il caso, prenderemo i nostri provvedimenti"

 «Verificheremo che non ci siano violazioni delle regole deontologiche e, se sarà il caso, prenderemo i nostri provvedimenti».
Così il presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi della provincia di Varese Roberto Stella risponde al caso del dottor Gianantonio Valli, medico di medicina generale a Cuveglio, assurto di nuovo agli onori della cronaca per le sue simpatie politiche.  

 Ma può un medico di base (o di famiglia), e cioè l’ufficiale sanitario di primo livello del Servizio sanitario nazionale, andare fiero del suo busto di Hitler e sottoporre i pazienti in ambulatorio alla visione di testi e articoli contro il «flagello delle immigrazioni», le «invasioni terzomondiali», il «mondialismo capitanato dalle lobby giudaiche», e ancora scritti su Benito Mussolini e i pilastri del nazionalsocialismo hitleriano? Il tutto condito da periodici (con i quali collabora) che irridono o smentiscono l’Olocausto. Benvenuti nello studio del dottor Gianantonio Valli, medico chirurgo di Cuveglio, 3.400 anime nella varesotta Valcuvia.
 
Il medico è abbastanza noto in valle per le sue simpatie, difficilmente ignorabili se si entra nel suo studio
 
 Per i camerati nazionalsocialisti e antisemiti Valli è invece e prima di tutto una camicia nera, e molto di più: è un autore (e pensatore) di riferimento. Uno degli ideologi, come ama definirsi lui, più prolifici nell’ambito della polemistica antisemita. Titoli di alcuni volumi al suo attivo: Colori e immagini del nazionalsocialismo, Holocaustica religio, La razza nel nazionalsocialismo, Note sui campi di sterminio,L’ambigua evidenza, l’identità ebraica tra razza e nazione, Invasione – giudaismo e immigrazione. 

Leggi tutto l’articolo di Paolo Berizzi su Repubblica.it


 
Gianantonio Valli non fa segreto delle sue simpatie e dell’attività di studioso e ideologo: 1300 pazienti che riceve nel suo studio di via Vidoletti a Cuveglio, non ha ricevuto alcuna segnalazione in Asl: «L’azienda sanitaria si occupa solo di verificare che siano rispettati i parametri previsti dalla legge nazionale – fanno sapere – si tratta di spaziosità, luminosità, igiene. Poi poi ognugno sottoscrive un contratto in quanto libero professionista».

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Pubblicato il 15 Luglio 2013
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