Aiuto una scuola in India, nel nome di mia madre

La storia di Anna avrebbe potuto essere di sola sofferenza. L'incontro con un missionario in una delle zone più povere della terra, l'ha invece resa una speranza per cinquanta bambini

 Dal dolore alla speranza. La storia del “Betty Boys Day” inizia con la morte ma prosegue con l’aiuto a una cinquantina di bambini poveri di una scuola-ostello a Kolli Hills, Tamil Nadu nel Sud dell’India. Ce la racconta Anna, giovane infermiera varesina, che è riuscita a trasformare la disperazione per la perdita della madre in forza vitale per tenere in piedi la scuola ostello: « Tutto iniziò nell’aprile del 2006, quando io, Anna, ho perso la mamma Elisabetta in seguito ad una grave malattia. Un anno dopo un prete missionario dell’ordine di San Francesco di Sales, amico di Libero, mio padre, propose di intitolare alla memoria di Elisabetta (Betty) un’opera che avevano costruito a Kolli Hills in seguito allo Tsunami».

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Un incontro, una proposta e in Anna scatta la voglia di costruire, di darsi da fare. Ogni anno, nel parco di Ternate si svolge il “BBDay” (Betty Boys Day): una giornata di sport, allegria e solidarietà per raccogliere fondi da destinare alla scuola: « Ci sono cinquanta bimbi che ricevono un’educazione da parte di tre insegnanti. Tutto si svolge con il sostegno del prete missionario. L’edificio è stato risistemato, dipinto e dotato di banchi e sedie. Ora vogliamo comprare cinquanta lettini perchè i piccoli, attualmente, dormono sulle stuoie a terra».
 
La regione del Tamil Nadu è tra le più povere del paese, la condizione dell’infanzia è molto difficile, ed è elevato il numero di orfani e bambini di strada. L’assistenza sanitaria è insufficiente, manca l’istruzione e c’è un alto sfruttamento del lavoro minorile: « Quella proposta, gettata lì in un momento così duro della mia vita, si è rivelata un bellissimo fiore in un luogo lontano migliaia di chilometri. Per poter far crescere questo fiore, ogni anno, io e un gruppo di amici, organizziamo il BBD (Betty Boys Day) una giornata di raccolta fondi, con l’intento ogni anno di far sì che questo piccolo fiore continui a vivere».
 
La capacità di ascolto e di mettersi in gioco sta creando anche una serie di occasioni nuove e stimolanti: « Sono appena tornati dal Tamil Nadu quattro ragazzi ( studenti universitari di medicina) partiti per controllare l’attività della scuola e cosa occorre per il futuro. Non era stato preventivato: una sera, un mio ex compagno di scuola che non vedevo da tempo si è presentato a casa mia dicendomi che voleva partire per l’India. Così è nata questa collaborazione, molto spontanea ma anche gratificante per entrambi. È appena rientrato e mi ha raccontato le ultime attività della scuola, l’entusiasmo, il clima che si respira».
 
Galvanizzata dai risultati, Anna si appresta a rilanciare la quarta edizione del BBDay: «Il Betty Boys Day si svolgerá il 29 settembre  presso il Parco Berrini di Ternate e nelle edizioni passate ha contato un migliaio circa di partecipanti per edizione. La giornata sarà a carattere sportivo, con tornei di calcio, pallavolo e basket. Sarà previsto un aperitivo con testimonianza di un ospite di riguardo ed una serata animata da band musicali. Consapevole del momento di difficoltà che tocca ognuno di noi, non riusciamo a non proporre di sostenerci, di essere in qualche modo presenti, “toccati” da questa storia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Agosto 2013
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