Il pronto soccorso sotto osservazione: l’Asl cerca la cura

Visita al PS del Circolo degli ispettori dell'azienda sanitaria che si sono informati sulle modalità organizzative. Dal confronto con gli altri ospedali del territorio potrà arrivare la soluzione

«Il Sindaco si prenda in carico il problema del pronto soccorso di Varese». È l’appello che Ricardo Germani, Coordinatore regionale USB sanità Lombardia, fa al sindaco Attilio Fontana: « Lei, in qualità di primo cittadino di Varese, ha l’obbligo morale e istituzionale di garantire alla cittadinanza una assistenza sanitaria  dignitosa e siamo certi che farà sentire la sua voce».

 
Il problema è sempre quello della barellaia: «I suoi cittadini a causa della carenze di posti letto sono costretti per giorni a ricevere assistenza in un "limbo" con circa 40 barelle per giorni, luogo assolutamente non accreditato in quanto non ha nessun criterio per esserlo. La realtà  è che siamo davanti ad un vero e proprio "reparto abusivo", privo di moltissimi dei criteri minimi di accreditamento, criteri che tutelano sia il cittadino che il lavoratore, assenza di camere, assenza di privacy, assenza di prese d’ossigeno, assenza di qualità e comfort ai pazienti in fase di accertamento, trattamento e dimissione. Non è eticamente accettabile che i cittadini soggiornino in questo "limbo" in attesa che nei reparti qualcuno venga dimesso o passi a miglior vita».
 
E della situazione del Ps si stanno occupando anche gli ispettori dell’Asl che ieri, lunedì 16 settembre, hanno fatto visita al reparto per capirne l’organizzazione: « Prima di valutare i criteri di accreditamento – ha spiegato il direttore sanitario Stefano Taborelli – ci siamo informati sulle dinamiche interne, i meccanismi di funzionamento. Abbiamo ascoltato i provvedimenti che sono stati presi per migliorare il raccordo con i reparti. Una volta che avremo il quadro, potremo analizzare la situazione allargando l’analisi all’intera provincia. L’ospedale di Busto ha flussi analoghi a quelli del Circolo ma ha risposte diverse. Dovremo capire la quantità di posti letto a disposizione nel Sud e nel Nord della provincia e la rete della medicina territoriale che andrà potenziata in base all’ultima riforma».
 
L’ospedale di Circolo di Varese, dunque, è sotto stretta osservazione: « L’Asl ha trovato nel dottor Avanzi, direttore sanitario dell’ospedale, un ottimo interlocutore e stiamo collaborando proficuamente » ha assicurato Taborelli.
 
La soluzione sarà quella di aumentare i posti letto? Potrebbe anche essere, visto che il Circolo ha un tasso di saturazione al di sopra del 96,5% con poche possibilità di trovare posti liberi che sollevino il pronto soccorso dal suo intasamento.
«Come Unione sindacale di Base – ha spiegato il coordinatore regionale dell’USB Ricardo Germani – abbiamo calcolato che il rapporto cittadino posti letto a Varese è in deficit di 25 posti letto, è questo il problema se si vuole chiudere il " barellario" bisogna aprire ed accreditare  25 posti letto».
Da parte sua, il direttore generale dell’azienda ospedaliera Callisto Bravi si dice fiducioso: « I miglioramenti individuati porteranno a evitare in futuro situazioni come quella accadute. Ora abbiamo riaperto i posti letto chiusi per l’estate e l’attività è tornata regolare»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2013
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