Elettrosmog: un seminario per l’uso consapevole dei cellulari
Comune di Varese e Asl organizzano un incontro aperto a tutta la cittadinanza per fare il punto sulle conoscenze e la normativa vigente. Venerdì 13 dicembre alla sala Montanario
Esattamente quali conseguenze abbiano sulla salute non si sa. È certo, però, che il progresso è inarrestabile e che ormai cellulari, smartphone, tablet, computer faranno parte della nostra vita in modo crescente. Ecco perchè è bene conoscere approfonditamente i campi elettomagnetici che ci permettono di comunicare, le onde che viaggiano attorno a noi, le antenne o il wi fi ormai diffusissimo.
Informazioni e risposte si potranno avere venerdì sera (20.45) 13 dicembre nella sala Montanari in via dei Bersaglieri 3 a Varese nel convegno "Uso dei cellulari e campi elettromagnetici: parliamone!". Organizzatori sono Comune di Varese e Asl: « Dal 2010 al 2013 il mondo è cambiato – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Stefano Clerici – abbiamo così pensato alla revisione del progetto Camelet alla luce delle nuove tecnologie dai tablet agli smartphone. Abbiamo anche avviato un tavolo di confronto con i comitati cittadini sorti nei vari rioni, condividendo le scelte dell’amministrazione ed illustrando le esigenze dei gestori. Il seminario di venerdì però è più ampio aperto a tutta la cittadinanza, con relatori di fama internazionale. Ci sarà la parte normativa a cura del Comune, quella sanitaria di Asl e la parte tecnica di Arpa. Saranno possibile interventi dei cittadini: abbiamo invitato i comitati, alcuni hanno risposto e ci hanno anche aiutato a far conoscere l’iniziativa, altri non hanno aderito».
La serata è aperta a tutti coloro che avranno dubbi e perplessità. Parleranno il dottor Marco Mombelli dell’Arpa, il professor Fabriziomaria Gobba dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il professor Paolo Vecchia padre del progetto Camelet nazionale. Dal luglio scorso, Asl e Comune stanno lavorando a un progetto di comunicazione che raggiunga i giovani e i giovanissimi, grandi utilizzatori di tutti gli apparecchi tecnologici. Per loro si sta studiando una via comunicativa efficace e convincete per dissuaderli dal vivere “in simbiosi” con il loro smartphone: « Capire il funzionamento di questi oggetti è importante – commenta la dottoressa Nadia Bianchi, responsabile dell’unito operativa radioprotezione – La precauzione è consigliabile anche se, a tutt’oggi, non esistano studi certi sulle conseguenze delle onde elettromagnetiche sulla salute umana».
Gli studi in corso hanno evidenziato la correlazione tra l’uso eccessivo del telefonino e il tumore benigno dell’orecchio: « Certamente, è meglio usare moderazione e cautela nell’uso di questi strumenti, soprattutto quando si è giovani perchè il corpo è più esposto alle radiazioni» ha commentato la dottoressa Bianchi.
Il tema, dunque, è sempre di grande attualità nonostante la ricerca ancora non abbia risoolto dubbi e timori. Ora, inoltre, con la diffusione del wi fi, le onde si moltiplicano, anche se le proteste non sono più quelle di un tempo.
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