Nasce Nextz, una rete al servizio delle pmi

È un progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia a cui partecipano quattro società di servizi del territorio. L'obbiettivo è aiutare le pmi a innovare e a internazionalizzarsi. La presentazione giovedì 30 gennaio (ore 17) al Teatro Santuccio di Varese

Sulla home page del portale Nextz, neonata rete d’imprese locali, compare un origami, per la precisione un gabbiano. E quando c’è di mezzo un gabbiano, il riferimento non può che essere "Jonathan Livingston”. Scrive Richard Bach: «Più alto vola il gabbiano, e più vede lontano». Se si applica questa metafora letteraria a un’azienda, sorge spontanea una domanda: che cosa deve fare una piccola o media impresa per volare più in alto, ovvero essere competitiva in un mercato globalizzato?
La rete d’imprese Nextz, progetto formato da quattro società che già operano sul territorio (Struqture, Dass, Mading e Multidata) e finanziato per 60 mila euro dalla Regione Lombardia  (altrettanti ne devono mettere i partecipanti alla rete), prova a rispondere a quella domanda fornendo una serie di servizi alle pmi. Si va dalla sicurezza aziendale all’internazionalizzazione, dalla gestione delle risorse umane allo sviluppo dell’efficienza organizzativa e dei processi aziendali, fino allo sviluppo dei sistemi di gestione. Insomma, tutto ciò che puo’ aiutare un’impresa a stare sul mercato in modo competitivo. «La nostra rete – spiega Silvio Aimetti (foto), responsabile di Struqture società capofila del progetto – vuole aiutare il tessuto imprenditoriale a innovare non affidandosi a una singola persona, scelta molto rischiosa, ma a un gruppo di persone con diverse e complementari competenze e con un capo progetto».
La comunicazione è un aspetto strategico nella filosofia di Nextz che già lavora con tutti gli strumenti social e piattaforme condivise per vedere l’avanzamento dei singoli progetti, favorendo in questo modo l’interazione di tutti i partecipanti. È già stato predisposto un numero verde, sempre attivo, un catalogo e un progetto di formazione a distanza. Nei prossimi mesi è prevista anche la creazione di un portale dedicato in cui le aziende potranno inserire e condividere con Nextz le loro informazioni.
Le reti di imprese in Italia, è noto, non hanno avuto un grande successo, nonostante sia stata la “medicina” più prescritta a parole da economisti e politici per curare il sistema dagli effetti della crisi. «Quando si parla di reti di imprese – continua Aimetti – il tema centrale è la fiducia reciproca che, quando c’è, permette di superare gli individualismi tipici dell’imprenditoria italiana. Ognuno di noi deve fare un passo indietro e ragionare come un’unica azienda».
Secondo il capofila del progetto Nextz, i segnali di uscita dal tunnel (o l’affermazione di un nuovo paradigma nell’economia, se visto da un punto di vista diverso) sono abbastanza evidenti soprattutto in settori come l’automotive e la meccatronica. «Per anni in alcuni distretti – conclude Aimetti – si è vissuto solo di subfornitura, ma se un tempo era conveniente, oggi non lo è più. Le imprese, se vogliono ripartire, sono obbligate a sganciarsi da quel meccanismo e andare fuori, cercando nuove partnership in nuovi mercati».
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La rete Nextz sarà presentata giovedì 30 gennaio dalle ore 17 alle 19 al teatro Santuccio di Varese (via Sacco) interverranno: Silvio Aimetti (Struqture e partner Nextz), Umberto Frigelli  (Mading e partner Nextz), Enrica Monticelli  (Open Innovation and E.F. Manager,  Advanced Development and Cross Product Whirlpool EMEA, Michele Graglia  (Presidente LIUC e past president UNIVA),
Walter Macchi  (Multidata e partner Nextz), Mario Botti (Botti e Ferrari di Milano), Giuseppe M. Pannuti   (Dir. Ass. Commercio e Servizi Reg. Lombardia) Sandro Pignataro  (Dass e partner Nextz), Vittorio Silacci  (Dipartimento dell’Educazione Canton Ticino). Modera l’incontro 
Matteo Fontana giornalista del quotidiano "La Provincia"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Gennaio 2014
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