Rocca: “Techint, un gigante costruito con le risorse umane”

Il presidente del gruppo industriale multinazionale è stato ospite dell'universiotà Cattaneo nell'ambito delle serate di raccolta fondi "Circolo delle idee". Molto presente sul territorio con Tenova e Humanitas

«Techint è un gigante costruito sulle risorse umane». Gianfelice Rocca, secondo Forbes è l’8° uomo più ricco d’Italia (6,1 mld di dollari) ma per entrare in azienda, come tutti gli altri componenti della famiglia, ha dovuto aspettare, dimostrare il proprio valore, avere l’avallo del board della società. E’ lui il quarto ospite (dopo Montezemolo, Scaroni e Abete) del Circolo delle Idee di Liuc, una serie di serate dedicate a personaggi del mondo dell’impresa ai più alti livelli e al rilancio di una cultura imprenditoriale in Italia. Questo il modo scelto da Liuc per fare Fundraising, raccolta fondi per l’università.

Il tema della serata di ieri, giovedì, era "Il rapporto tra formazione, innovazione e sviluppo economico". Rocca lo ha affrontato partendo dalle radici del suo gruppo, nato dalla volontà del nonno di impiantare l’industria siderurgica in Argentina. A partire dal ’45 inizia questa avventura che attraversa tutto il secolo, Agostino Rocca è un ingegnere oltre che un manager e sviluppa gli interessi del gruppo su diversi fronti, tutti nell’ambito delle medium high technology. Per lui il fattore umano è importantissimo e solo attraverso le qualità dei manager che sceglie e manda in giro per il mondo, riesce ad ottenere successi ovunque va. Dall’Argentina al Messico, fino alla conquista dei mercati asiatici e indiani: Techint oggi conta quasi 60 mila dipendenti in giro per il globo e oggi le sue attività si sviluppano anche su altri campi come, ad esempio, la sanità attraverso gli ospedali Humanitas. Solo nell’area attorno a Castellanza conta su una clinica Humanitas, un’azienda che realizza macchinari per fonderie (Tenova-Pomini), la costruzione dell’ospedale di Legnano.

«In questo gruppo  il capitale umano, la conoscenza delle dinamiche tra le persone, le tradizioni locali, le capacità di andar per il mondo e la formazione sono fattori di crescita importante – ha spiegato Rocca – inoltre le conoscenze e l’innovazione sono sempre state strettamente collegate alle nostre industrie. Sia mio padre che io abbiamo sempre creduto che fosse fondamentale creare un ponte tra le università e le nostre industrie per poter continuamente innovare e migliorare i nostri prodotti». Rocca spiega come ha battuto la Cina sul mercato americano: «Li abbiamo convinti a livello governativo che la Cina stava facendo dumping e abbiamo ottenuto misure che potessero arginare questo fenomeno». Insomma per Techint i rapporti stretti con il luogo dove si va a fare business, la prospettiva di rimanerci a lungo, il mix di risorse umane e capacità di innovarsi sono la ricetta per fare bene ovunque.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Gennaio 2014
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