Anpi: “Serve una vera e profonda riforma della politica”

L'Anpi cittadina rilancia il comunicato nazionale sulle riforme necessarie, anche come risposta alle pulsioni nazionaliste e xenofobe che attraversano l'Europa

Il 23 Marzo 2014 il direttivo Anpi di Gallarate ha votato di inviare a tutti gli iscritti e ai Partiti politici di Gallarate il Comunicato emesso dall’Anpi Nazionale in data 12 Marzo 2014, sulla situazione politico-istituzionale complessiva del nostro Paese. «Ciò in considerazione delle gravi e preoccupanti insorgenze a livello nazionale ed europee di istanze pseudo-politiche infarcite di nazismo, fascismo e xenofobia che purtroppo trovano sempre più consensi in dipendenza di mancate risposte dalla Politica (nella sua accezione più alta) in ordine ai problemi che sono di fronte al Paese ed all’Europa» spiega il presidente Michele Mascella. «L’Anpi, secondo i suoi dettati congressuali, è “coscienza critica” del Paese, ed intende sensibilizzare i Partiti in ordine al loro status così come previsto all’Art. 49 della Costituzione, che rimane il faro e la guida di ogni comportamento politico attinente l’attività dei Partiti stessi. Ci aspettiamo pertanto che nella pratica quotidiana i Partiti sappiano farsi guidare dai principi insiti nella giusta interpretazione dei dettami costituzionali».

Il testo del comunicato dell’Anpi nazionale

Considerata la situazione complessiva del Paese e le gravi difficoltà che esso sta attraversando, che raggiungono addirittura il livello dell’emergenza sociale;

Ritenuto che anche sul piano delle istituzioni, esistono difficoltà e problemi che esigono interventi riformatori ponderati, in linea col sistema costituzionale vigente;

Considerato che vi è, nel Paese, molta discussione attorno alla legge elettorale ed alla necessaria differenziazione del lavoro delle Camere, ma ancora non si riesce a varare una legge elettorale che corrisponda agli interessi reali del Paese e non a quelli dei singoli partiti e si attenga alle indicazioni della Corte Costituzionale e nello stesso tempo, non si riescono ancora ad intravvedere piani organici di risanamento e sviluppo dell’economia, di rilancio dell’occupazione e, in generale, delle condizioni di lavoro e di vita della maggior parte delle cittadine e dei cittadini italiani e soprattutto dei giovani;

Ribadito che il ruolo della politica e dei partiti è fondamentale per la stessa vita democratica del Paese; che peraltro è proprio su questo terreno che occorre operare una vera e profonda riforma, che restituisca alla politica, appunto, il ruolo che le spetta, in piena consonanza con gli interessi della collettività, e riconduca i partiti al compito loro affidato dalla Costituzione;

Considera questa riforma complessiva prioritaria rispetto ad ogni altra, rappresentando la condizione essenziale non solo per il miglior funzionamento delle istituzioni, ma anche per superare la frattura che da tempo si è creata con i cittadini;

Ritiene necessario precisare che:

per riforma della politica si deve intendere un mutamento radicale del modo di essere attuale dei partiti, dei comportamenti politici, nelle istituzioni e nella società, per restituire fiducia ai cittadini, ricondurre quelli che tuttora restano assenti, al voto, per ottenere la loro fattiva e convinta partecipazione al riscatto ed al rilancio del Paese;
occorre, insomma, tornare alla politica come l’avevano immaginata i Costituenti, quando scrissero articoli fondamentali come il 54 (dovere dei cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche di adempierle con disciplina e onore), il 97 (garanzia di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione pubblica), il 49 (che assegna ai partiti la funzione di concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale) e quanto delinearono una struttura complessiva delle istituzioni, fatta di pesi e contrappesi e di corretti rapporti tra Parlamento, Governo e organi di garanzia.
il risultato che ci si propone non si raggiunge solo col taglio delle spese e degli sprechi (pur assolutamente indispensabile), ma deriva soprattutto da cambiamenti radicali di prassi, di costume, di modi di essere dei partiti e dei singoli e da un impegno forte contro la corruzione diffusa, contro l’evasione fiscale, contro l’avanzata – sull’intero territorio – della criminalità organizzata. Soprattutto si ottiene solo con una forte riaffermazione dell’etica nella politica, oltreché nella vita quotidiana e nelle istituzioni.

È in questo contesto che vanno realizzate quelle riforme costituzionali che appaiono mature nella elaborazione diffusa e sono coerenti con la logica complessiva del sistema costituzionale; in primis, la riforma del sistema del cosiddetto bicameralismo “perfetto” che parta dalla necessità di differenziazione del lavoro delle due Camere, nell’esclusivo intento di rafforzare, migliorare e velocizzare l’attività legislativa per renderla più aderente ai bisogni del Paese.

Queste sono, dunque, le condizioni essenziali perché ci sia, da un lato una prospettiva vera di riforme e di rilancio e dall’altro un ritorno alla normalità e civiltà dei rapporti in Parlamento e nelle istituzioni e si creino le condizioni per il ritorno a quel rapporto di fiducia tra cittadini, istituzioni e politica, che è fondamentale perché si realizzi davvero la democrazia.

Per questa grande operazione, che non può più attendere ed è di assoluta urgenza, la guida va reperita sempre nei princìpi costituzionali e nei valori espressi dalla Costituzione.

L’ANPI intende essere tra i primi in questa battaglia per la riforma della politica; ma è convinta della necessità che a questo impegno venga assicurata la massima partecipazione possibile, dalle istituzioni, dai partiti, dalle organizzazioni sociali, dalle cittadine e dai cittadini. Un appuntamento collettivo, al quale nessuno può mancare, se vuole davvero il riscatto del Paese.

Il Comitato Nazionale dell’Anpi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2014
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