Scuderie ancora al buio e al freddo. “Ci hanno lasciati soli”

Lo sfogo di stallieri e allenatori di galoppo. Ormai è passata quasi una settimana ma le scuderie sono ancora senza elettricità e gas e nessun amministratore comunale si è fatto ancora vivo

È amarezza, più che rabbia, quella che allenatori di galoppo e stallieri manifestano dopo aver trascorso quasi una settimana senza luce e senza gas alle scuderie di via Galdino. Si sentono ignorati dalle istituzioni e dalle autorità in una fase delicatissima per il futuro dell’ippica varesina, tenuto conto anche dell’incendio all’ippodromo.
Uomini e cavalli continuano a lavorare in condizioni a dir poco precarie,  ma più passa il tempo e più tutto rimane immobile, nonostante le telefonate, le e-mail e le tante sollecitazioni fatte dagli allenatori di galoppo Marco Gonnelli ed Emilio Premoli agli interlocutori naturali di questa partita: il Comune di Varese e i rappresentanti della Svicc spa (Società varesina incremento corse cavalli), società che ha in gestione l’ippodromo ed è proprietaria delle scuderie Olona. Una visita però l’hanno avuta nella giornata di martedì, quella dei carabinieri che hanno chiesto l’elenco dei proprietari e dei cavalli presenti nelle scuderie.
È vero che il comune di Varese non ha voce in capitolo sulle scuderie perché è una proprietà privata ma è altrettanto vero che ci sono aspetti legati alla salubrità e anche al decoro di quell’area. La mancanza di elettricità non permette al nastro trasportatore di scaricare il letame nel container che si accumula giorno dopo giorno (alle scuderie vivono oltre cento cavalli) sul piazzale a ridosso dei condomini. «Tutto questo non ha senso – dice Gonnelli – ognuno si deve prendere le proprie responsabilità. Se il proprietario di un cavallo non mi paga io non smetto di dargli da mangiare altrimenti rispondo di maltrattamento di animali».
Le bollette della luce arretrate e non pagate dalla Svicc ammonterebbero a circa 40 mila euro. E se da una parte i dirigenti della società di gestione rassicurano il personale delle scuderie che a breve si risolverà tutto, il problema a tutt’oggi rimane irrisolto. «Siamo a Varese, non in un paese in via di sviluppo – conclude Gonnelli –. Viviamo in una regione all’avanguardia e in un comune che ha una grande tradizione di civiltà e amore per questo sport. Perché ancora nessuno degli amministratori comunali, a partire dal sindaco Fontana, si è fatto vedere qui alle scuderie?».


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Pubblicato il 04 Marzo 2014
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