Dove finiscono i rifuti? Coinger lo spiega con due video

Per far conoscere ai cittadini il percorso che seguono i rifiuti una volta gettati, Coinger ha realizzato due filmati sul “percorso del rifiuto", dal momento in cui viene raccolto a quando arriva all’impianto di smaltimento

Per far conoscere ai cittadini il percorso che seguono i rifiuti una volta gettati, Coinger ha messo in atto due iniziative particolari che si aggiungono alla già costante attività di informazione.
La prima consiste in due filmati sul “percorso del rifiuto", dal momento in cui viene raccolto a quando giunge all’impianto per lo smaltimento o trattamento.
Il primo spiega cosa succede ai rifiuti del "sacco viola" dopo che gli operatori della Coinger l’hanno prelevato: «Spiega innanzitutto che anch’esso è una frazione ulteriore di raccolta differenziata – precisa il direttore generale Paride Magnoni – perchè chi lo tratta differenzia ulteriormente (i residui di vetro e ferro, per esempio) e poi lo fa diventare combustibile».

Il secondo invece spiega cosa succede al "sacco verde" (e al bidone giallo), cioè ai residui della manutenzione dei giardini: loro diventeranno terra dopo un processo di compostaggio. «I video che raccontano il percorso del rifiuto dalla porta dell’utente alla destinazione sono stati realizzati per superare alcuni preconcetti degli utenti, e far capire che una corretta differenziazione della raccolta rifiuti non è un lavoro inutile  – spiega l’AD Fabrizio Taricco –  Tra l’altro la vendita del "prodotto rifiuto" ben differenziato consente a Coinger di avere degli introiti, che contengono i costi e le tariffe per gli utenti».

I video sono già su YouTube (e in Varesenews.tv), ma per chi non usa internet saranno visibili nei comuni soci grazie a cinque totem, uno per ogni distretto territoriale, che saranno posizionati a rotazione nei municipi per due settimane l’uno, a partire da oggi e fino a giugno.

In concomitanza, proseguono le attività con le scuole con le visite ai centri di raccolta per educare i più piccoli ad un comportamento corretto. «Abbiamo scelto di avviare queste iniziative per far capire l’importanza della corretta differenziazione dei rifiuti a partire da quelli domestici – spiega l’amministratore unico di Coinger, Fabrizio Taricco – Chiediamo a tutti i nostri utenti un impegno in questo senso ma cerchiamo anche di spiegarne la ragione, mostrando come i rifiuti vengono trattati». Si vedrà ad esempio come la raccolta differenziata non sia soltanto una buona prassi dal punto di vista ambientale ma consenta anche di ricavare degli utili. Per la carta, ma anche per la plastica, il vetro, il legno, l’alluminio, e in minima parte anche per i rifiuti elettrici ed elettronici, i RAEE, viene corrisposto a Coinger un corrispettivo che su grandi quantitativi permette di ridurre i costi. «Differenziare permette quindi a Coinger di raggiungere livelli di eccellenza come il 74 per cento di raccolta differenziata dove per legge il minimo è il 65, contenere i costi e non aumentare le tariffe – conclude il presidente dell’assemblea dei soci Giorgio Ginelli – In definitiva è quindi una buona pratica collettiva che ha un impatto positivo per i cittadini ».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Aprile 2014
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