Bilancio preventivo, diminuisce la pressione fiscale
L'assessorato al bilancio diffonde una nota nella quale spiega le principali novità per quanto riguarda la tassazione comunale
Il Consiglio Comunale di domani, 15 luglio, discuterà il bilancio preventivo 2014. L’amministrazione comunale ha diffuso una nota che spiega alcune particolarità che verranno esposte in occasione dell’assise pubblica.
Si tratta di un bilancio che, nonostante i numerosi vincoli della finanza pubblica, riuscirà ad assicurare il pieno mantenimento di tutti i servizi consolidati nonché il sostegno ad alcune importanti iniziative innovative quali il sostegno all’economia, al lavoro e alle progettualità per Expo 2015.
L’obiettivo verrà raggiunto anche grazie alle buone notizie recentemente arrivate dal Ministero dell’Economia che ha riconosciuto entrate superiori a quelle originariamente stimate nel documento di bilancio portato all’approvazione del Consiglio. In conseguenza di questa novità la Giunta sta predisponendo uno specifico emendamento che verrà presentato nella seduta di domani sera.
Esaminando il bilancio l’attenzione di molti osservatori viene spesso concentrata sui dati tributari e sulla pressione fiscale. I numeri complessivi del bilancio preventivo sembrano lasciare inalterata la pressione tributaria complessiva sui cittadini. In realtà dietro un’apparente invarianza, registriamo numerose novità. Di seguito alcune note sui principali tributi 2014.
Tassa rifiuti.
Per la prima volta negli ultimi anni essa non aumenta. Siamo solo all’inizio della diminuzione, perché tale azione – grazie alle razionalizzazione attivate da AMGA – continuerà a dare frutti nei prossimi anni.
Addizionale IRPEF.
Nel 2014 viene ridotta di quasi il 20%; i cittadini se ne accorgeranno fra qualche mese, non appena il datori di lavoro o l’INPS o il commercialista potranno applicare le nuove aliquote.
Nuova tassa TASI.
Si tratta del nuovo tributo che subentra alla tassa IMU sulla prima casa; solo per 2013 il governo se ne è fatto carico accollandosi quasi per intero il pagamento dell’IMU prima casa.
Il Comune di Legnano ha introdotto il nuovo tributo puntando alla massima equità:
per quanto concerne le abitazioni principali una su quattro è stata esentata dal pagamento (tutte le case con rendita catastale inferiore a 400 euro – circa 5.000 nella città
sono state introdotte detrazioni molto significative per le prime case con valore catastale fino a 600 euro, mitigando così il peso del tributo su un ulteriore quarto delle prime case;
la nuova tassa non è stata applicata ai negozi di vicinato, alle botteghe artigiane e ai capannoni industriali (categorie già soggette di aliquote IMU vicine al massimo)
sono stati esentati gli inquilini in affitto di case ALER.
La pressione tributaria complessiva
A partire da quest’anno la pressione fiscale nel nostro Comune non solo smette di crescere, ma comincia a mostrare i primi segni di arretramento.
Nel corso del 2014 verrà inoltre incentivata la lotta all’evasione tributaria i cui benefici verranno principalmente rivolti, nei prossimi anni, alla riduzione della pressione tributaria e in particolare dell’addizionale IRPEF.
Patto di stabilità
Pur senza ipotecare il futuro, questo è il terzo anno in cui l’Amministrazione comunale riesce a rispettare il Patto di Stabilità senza dovere vendere un solo immobile comunale.
Considerazioni generali
Premesso che le tasse non piacciono a nessuno, esse sono indispensabili per garantire il mantenimento dei servizi richiesti dai cittadini. Per tutti i Comuni italiani questo obiettivo non è scontato soprattutto a causa dei progressivi tagli dei trasferimenti statali
Va altresì ricordato che per il finanziamento dei servizi ordinari l‘Amministrazione Centinaio deve fare i conti con due problemi non secondari.
Il primo riguarda la rinuncia all’impiego degli oneri di urbanizzazione: si tratta di una scelta politica fatta ad inizio mandato che è stata compiuta nella consapevolezza che l’uso improprio degli oneri può, nel breve periodo, evitare l’aggravio fiscale sui cittadini, ma alla lunga espone il Comune a rischi e sanzioni ben più gravi.
Il secondo problema riguarda AMGA: la crisi dell’azienda partecipata portata alla luce dal nuovo CdA, ha dimostrato con chiarezza che coloro che negli anni passati hanno “usato” AMGA per contenere il mancato aumento delle tasse, hanno giocato col fuoco, rischiando di portare AMGA al fallimento. Solo l’azione di risanamento imposta dal nuovo corso ha salvato l’azienda da questo esito, ma certamente oggi il Comune non può permettersi di attendere da AMGA dividendi e utili e tantomeno procedere a prelievi forzosi delle riserve.
Possono però aspettarsi che, per alcuni servizi – primo fra tutti quello relativo all’igiene urbana – i costi e le tariffe possano finalmente ridursi.
Il commento dell’assessore Luminari
”Il livello dei servizi ai cittadini non solo non viene ridotto, ma continua ad essere migliorato.
L’Addizionale IRPEF viene ridotta del 20%.
La Tassa Rifiuti per la prima volta da anni non subisce aumenti.
La nuova tassa TASI, che subentra all’IMU prima casa, viene introdotta adottando criteri di massima equità: un quarto delle prime case è esentato dal pagamento, vengono inoltre esentati i negozi di vicinato, le botteghe artigiane e gli stabilimenti industriali; da ultimo, ma non da meno, vengono esentati gli inquilini delle case ALER.
AMGA, finalmente risanata, è in grado di fornire al Comune di Legnano servizi a prezzi competitivi e calanti, contribuendo così alla diminuzione della pressione fiscale.
Il Patto di Stabilità viene soddisfatto per il terzo anno consecutivo senza dover vendere beni immobili comunali.”
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