Il ricordo di Laura vive nei nostri sindaci
Anche Regione Lombardia ricorda al Pirellone il sacrificio della sindaca di Cardano al Campo, ferita a colpi di pistola nel suo ufficio e scomparsa il 22 luglio 2013
Anche Regione Lombardia ricorda la figura di Laura Prati, sindaca di Cardano al Campo scomparsa un anno fa dopo essere stata colpita da alcuni colpi di pistola nella sede del suo Comune: la Regione ha intitolato questa mattina – giorno dell’anniversario del 22 luglio – una delle sale del 30° piano di Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale. «Il gesto di odio non ha avuto il sopravvento, grazie alle iniziative della famiglia e dell’amministrazione» ha detto il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, intervenuto con il presidente Roberto Maroni.
«Sono molto emozionato. Quando hanno sparato ero lì» ha ricordato Costantino Iametti, il vicesindaco (oggi è presidente del consiglio comunale) che fu ferito il 4 luglio 2013. «Laura ha iniziato a venti anni a combattere contro la violenza sulle donne: Pegoraro ha colpito le istituzioni, ha aspettato che lei fosse alla sua scrivania».
Anche Alessandro Alfieri, consigliere regionale e
In questo senso – impegno a sostegno degli amministratori – va anche l’intervento di Roberto Maroni: «Era un tipo tosto, difendeva i suoi cittadini. Apparteneva a quella categoria di persone che fanno quello che fanno perché ci credono, per svolgere un servizio, sacrificando tempo, passione e a volte la vita. Questi sindaci sono l’emblema della democrazia. A loro va il riconoscimento delle istituzione, ma soprattutto il sostegno vero e concreto: la politica é sacrificio,impegno, é qualcosa di positivo per i cittadini». Per questo si devono «rafforzare i legami con i piccoli comuni, con i sindaci volontari».

Anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando (intervenuto nel 2013 anche al funerale) ha mandato un messaggio. «Ad un anno da quel giorno credo sia giusto ribadire ciò che dissi allora. Ho avuto l’onore di conoscere Laura nella bella e appassionante campagna elettorale che la portò alla guida del suo comune. Laura rappresentava un amministratore che "ha fatto il suo dovere". Piangiamo una militante che ha dedicato la sua vita a costruire un mondo diverso e migliore. Lo sanno i suoi cari che fanno ogni giorno i conti con la sua assenza. È un dovere per tutti noi ricordarla».
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