“Stupisce quanto sta accadendo in via Monte Grappa”
Affondo di Paolo Strano del gruppo "Saronno al centro" per l'incremento del traffico davanti l'asilo 'Monte Santo'
Stupisce quanto sta accadendo in via Monte Grappa e limitrofe.
Negli scorsi mesi, anche facendomi portavoce di molti residenti, avevo detto all’assessore Barin di fare attenzione ad alcune problematiche: mi era stato risposto che aveva deciso prendendo bene in considerazione tutto e che tutto sarebbe andato bene. Oggi lo vediamo. Da ormai quattro anni assistiamo a curiose rivoluzioni della viabilità che si espandono per la città come un morbillo: si chiamano ‘sperimentazioni’, ci viene detto. Sedicenti esperti decidono cosa ‘sperimentare’: dalla carta si passa sul campo senza alcun confronto coi cittadini, poi segue sempre l’applicazione dell’etichetta ‘esperimento fallito’ che, si sa, di norma genera mostri.
Ed ecco che poi ci si ritrova un dedalo di sensi unici, tutto il traffico della zona mandato su via don Monza, l’incremento del traffico davanti l’asilo ‘Monte Santo’ (porterà più rischi per i piccoli), parcheggi sulla sinistra (comodi per il guidatore, specie se anziano), il traffico pesante si porta più entro il centro abitato (normalmente si cerca di fare l’esatto opposto), camion che si bloccano. Si dovrebbero calcolare gli ostacoli al transito presenti sui percorsi. Tutto ciò avviene con buona pace di uno dei punti programmatici del sindaco Porro: la partecipazione, il dialogo coi cittadini.
Questo modo di agire -e di gestire- appare completamente assurdo, specie se riletto con un’ottica: prima di ‘rivoluzionare’ o gestire una situazione… bisogna conoscerla. Occorrerebbe ‘immergersi nella situazione’ ascoltando tutte le componenti (abitanti, gestori di attività commerciali, fruitori di servizi): si chiama ‘confronto col territorio’. Ma ammetto che è più facile giocare coi soldatini di bronzo: li metti dove e come vuoi e stanno zitti perdurando con la stessa espressione sulla faccia indipendentemente da quanto gli si fa fare. Ora il Partito Democratico, contento di aver sperimentato, cercherà di ascoltare i cittadini: confrontandosi con loro deciderà cosa cambiare e dove. Un vero peccato che fare un lavoro e poi rifarlo abbia un costo economico che si ripercuote sulle finanze pubbliche: normalmente si cercherebbe di gestire con prudenza, perizia e rispetto quanto prelevato ai cittadini. Chissà quando il PD non dico ‘farà’, ma almeno ‘sperimenterà’ anche questo.
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